Dalla tappa più lunga alle due più brevi. Il percorso del Giro d’Italia 2022 si avvia a concludere la seconda settimana, come tradizione la più semplice dopo le salite di “approccio” della prima settimana e in vista dei fuochi d’artificio decisivi di quella conclusiva.
Così dopo le fatiche dei 204 km della frazione conclusa a Genova con l’acuto di Stefano Oldani, la tappa numero 13 sarà di soli 150 km, tre in meno rispetto alla 14°, ma guai a pensare a frazioni di trasferimento. Tanto la Sanremo-Cuneo quanto, soprattutto, la Santena-Torino promettono infatti spettacolo e si prestano a colpi di mano.
La tappa di venerdì prevede un solo Gpm, ma impegnativo, il Col di Nava, un terza categoria di 11 km che può rappresentare l’occasione migliore per dare a uomini lontano dai primi posti della classifica la possibilità di portare a casa un successo di tappa.
Attenzione, però, perché il Nava arriverà già dopo 43 km, quindi il gruppo avrà tutto il tempo per provare a ricucire l’eventuale strappo. Gli ultimi 2 km in leggera salita sembrano però escludere l’ipotesi di un volatone a ranghi completi.
Le speranze dell’Italia di conquistare il terzo successo di fila sono affidate ad attaccanti come Andrea Vendrame e Vincenzo Albanese, oltre che su sprinter puri come Simone Consonni, ma hanno ottime chances anche un attaccante puro come Magnus Cort Nielsen oltre al “solito” Mathieu Van der Poel, deciso a lasciare almeno un’altra traccia nel suo primo Giro d’Italia, senza ovviamente trascurare i velocisti più forti del gruppo, da Arnaud Démare a Fernando Gaviria, favoriti proprio dalla seconda parte di percorso piuttosto semplice.