Superata la boa di metà percorso, il Giro d’Italia 2022 entra nella fase decisiva con due tappe ad alto contenuto spettacolare e tecnico che precedono l’ultimo giorno di riposo prima della settimana decisiva.
Dopo il tris di Démare a Cuneo le giornate di sabato e domenica saranno all’insegna delle montagne, con le salite di Superga e della Maddalena sabato nella frazione con arrivo a Torino e con il terzo arrivo in salita di quest’edizione della Corsa Rosa, domenica a Cogne.
La tappa di sabato, la più breve del Giro 2022, partenza da Santena e arrivo dopo 147 km, prevede pianura solo nei primi 35 km, ben cinque Gpm e un dislivello di 3000 metri ed è destinata a ravvivarsi con il circuito attorno a Torino da percorrere due volte e mezza. Il circuito prevedrà le due ascese a Superga, dal versante del Pilonetto (6,4 km al 5,4%) e da quello del Bric del Duca (5 km con 8,6% di pendenza media) e le due alla Maddalena, salita più breve, ma con tratti al 20%. L’ultima fatica della giornata sarà la salita al Parco del Nobile, che dopo il secondo passaggio separerà i corridori dal traguardo di soli 4 km.
La frazione si presta quindi ad attacchi da lontano, magari di atleti fuori classifica come Simon Yates, Giulio Ciccone o Tom Dumoulin, o dei corridori finora più brillanti sulle salite come Lennard Kämna e Koen Bouwman, mentre è più difficile che venga lasciata libertà ad elementi come Vincenzo Nibali e Wilco Keldermann, ancora ai primi posti della classifica. Possibili comunque gli stravolgimenti in una generale molto corta e che potrebbe vedere Juan Pedro Lopez perdere la maglia rosa dopo dieci giorni.