Sarà anche una delle edizioni del Giro d’Italia più dure e spettacolari di sempre, con salite come Mortirolo, Pordoi e Marmolada, eppure il Giro 2022 rischia di essere già ricordato come quello delle grandi assenze.
Al via, infatti, tra gli altri, non ci saranno due dei corridori italiani più attesi come Damiano Caruso, secondo nel 2021 alle spalle di Egan Bernal, e Sonny Colbrelli, che disputeranno il Tour de France per decisione del proprio team, la Bahrain-Victorious.
La decisione del team bahreinita è stata fortemente criticata dal direttore del Giro, Mauro Vegni, intervistato dal ‘Corriere della Sera’
“Non trovo nessuna logica nell’assenza di Caruso, anzi mi sembra uno sgarbo nei confronti di un ragazzo che da noi ha trovato una dimensione da leader che quest’anno potrebbe giocare fin da subito” ha dichiarato Vegni in riferimento al fatto che Caruso divenne il capitano in corsa della propria formazione nel Giro 2021, dopo il ritiro di Mikel Landa.
“Non capisco neppure la scelta su Colbrelli: specie se non si punta alla vittoria finale, Giro e Tour possono convivere” ha aggiunto Vegni.