Giuseppe sa chi è suo padre, ma non lo vede da quando aveva due ani appena. Conosce il suo nome, ma non ne ricorda l’odore, non lo associa a fatti e conquiste della sua infanzia. Ha visto, piuttosto, sua madre Maria Flavia Frontoni passare da studi legali, rilasciare interviste e partecipare a programmi televisivi mantenendo altissima l’attenzione sul riconoscimento del suo cognome, Falcao. Quello che porta grazie a una sentenza definitiva pronunciata dalla Corte di Cassazione.
Nel corso del suo intervento a Live Non è la d’Urso, Giuseppe ha raccontato la sua vicenda umana (è frutto della relazione extraconiugale del giocatore con la Frontoni, come lei stessa ha rivelato) e il percorso per arrivare ad avere il riconoscimento dell’idolo romanista, che non lo ha voluto crescere.
Il figlio di Falcao ha spiegato, infatti, di essersi sottoposto tre volte anche alla prova del DNA, mentre suo padre si sarebbe rifiutato. “Io sogno sempre di riuscire a riunire le famiglie, mi auguro che anche questa volta possa essere così”, ha commentato la padrona di casa Barbara d’Urso. Un intento che andrebbe a spezzare decenni di silenzio, da parte dell’ex calciatore giallorosso che durante gli anni Ottanta giocò in Italia.
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