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Panichi tombale su Sinner, dopo Rune punta la Roma: "Sarebbe un sogno, ho già parlato con Gasperini"

L'ex preparatore di Jannik è pronto al rientro nel circuito con Holger e Agassi, ma la sua ambizione è quella di approdare nel club per cui ha sempre fatto il tifo.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Se ne è stato zitto nei giorni più difficili, quelli del licenziamento dovuto – pare – a qualche parola di troppo durante alcune interviste. A qualche segreto di spogliatoio raccontato con disinvoltura e destinato a rimanere tale. Ora però Marco Panichi, il preparatore allontanato da Jannik Sinner subito prima di Wimbledon, ha deciso di rompere il silenzio. Si è concesso al microfono di un’emittente di Roma, Teleradiostereo. Per svelare retroscena inediti e clamorosi sul rosso di San Candido? O magari per commentare la nuova collaborazione con Holger Rune e Andre Agassi, con l’obiettivo di portare l’asso danese sempre più in alto nel mondo del tennis? Macché: Panichi s’è concesso per parlare della Roma.

Panichi, l’addio a Sinner e l’avventura con Rune

Già, perché l’esperto preparatore atletico, una delle più influenti autorità nel settore, un passato lungo e vincente con Novak Djokovic prima della breve ma intensa partnership con Sinner, è tifosissimo giallorosso. Non un tifoso vip: un ultras accanito. Uno da Curva Sud, per intenderci. Per questo motivo, più che al passato nel suo intervento ha guardato soprattutto al futuro: che potrebbe essere tinteggiato dai colori della sua squadra del cuore. Chissà se dovesse accadere, se chiamerebbe a lavorare con sé a Trigoria quell’Ulises Badio che ha interrotto a sua volta la collaborazione con Jannik, ma che non l’ha seguito nella nuova avventura con Rune.

Il grande sogno di Panichi: “Lavorare nella Roma”

Credo che un preparatore atletico di tennis possa lavorare anche nel calcio“, ha esordito Panichi nel corso del suo intervento. “Al di là delle dinamiche e dello sport in sé, che nel calcio è di squadra, i calciatori sono legati contrattualmente a un club per un tot numero di anni mentre nel tennis c’è un meccanismo differente perché ogni anno si riparte. La Roma? Mi fa piacere l’evoluzione atletica che c’è stata in questi anni nel calcio”, ha ammesso Panichi che poi ha confessato amabilmente: “Andare alla Roma per me, più che un’ambizione, sarebbe un sogno“.

L’incontro con Gasperini: “Gli ho parlato a Parigi”

Insomma, più che raccontare i motivi della sua separazione da Sinner, Panichi a Trs ha parlato del suo folgorante incontro con Gian Piero Gasperini, nuovo allenatore giallorosso: “Ho avuto la fortuna di parlare con Gasperini al Roland Garros, mi sono presentato da tifoso romanista. È una persona che ha una cultura sportiva enorme, mi espongo raramente su queste cose ma sono convinto che farà veramente bene“. Insomma, dopo aver salutato Sinner, il preparatore dei campioni potrebbe aver posto le basi per un suo futuro a Trigoria con Gasp. I sogni son desideri. E le interviste, oltre che determinare licenziamenti, a volte potrebbero pure favorire nuove esperienze.

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