Parlare dei social network come nuovi media o accennare alle loro potenzialità come fonte di nuovi business potrebbe risulta oramai inappropriato: in molti casi le piattaforme digitali sono diventate le principali fonti di monetizzazione, un discorso che spesso e volentieri vale anche per gli sportivi.
In maniera diretta o indiretta la community che segue un calciatore o uno sportivo in generale, diventa una platea interessante per i brand ma anche per le stesse società sportive. Oggi i club di calcio, ad esempio, scelgono a parità di condizione tecnica ed economica un calciatore per la sua spendibilità a livello di comunicazione digitale.
Insomma, non considerare o non conoscere le opportunità derivanti dal mondo della comunicazione social non è più perdonabile alle soglie del 2022.
I calciatori italiani più seguiti sui social
Sono diversi i fattori che influenzano la crescita di una fanbase per un calciatore o comunque un personaggio pubblico: l’esposizione nei media tradizionali o un evento di elevata risonanza (un campionato id calcio, ad esempio), una corretta e costante gestione della propria comunicazione digitale o la partecipazione ad un evento che prevede esposizione globale o nazionale.
Uno degli ultimi casi può essere propri per un calciatore la partecipazione ad una manifestazione come è stato EURO 2020.
L’effetto Europeo è proprio quello che è successo nell’estate 2021 a calciatori come Verratti, Donnarumma, Bernardeschi e Chiesa.
Oltre al consolidamento delle fanbase dei veterani Chiellini (+4,2 Milioni) e Bonucci (+ 3,1 Milioni), nella classifica generale balza all’occhio il grande salto del centrocampista del Paris Saint-Germain Marco Verratti, che sale all’8° posto grazie a 7,1 Milioni di follower in più tra Facebook, Instagram e Twitter. Più indietro, sei eroi dell’estate 2021 vedono crescere enormemente il loro seguito: Gianluigi Donnarumma (+2,6 Milioni, 14°), Ciro Immobile (+1,9 Milioni, 15°), Federico Bernardeschi (+1,7 Milioni, 17°), Alessandro Florenzi (+1 Milione, 18°), Federico Chiesa (+3,1 Milioni, 19°) e Lorenzo Insigne (+1,9 Milioni, 20°).
Grande exploit anche per Jorginho, che si piazza 21°. E gli altri? Tanti i nomi che emergono in particolare dalla Top 50 Instagram, tra cui Nicolò Barella 33° che sale di 25 posizioni, poi Roberto Mancini 34° (+19), Leonardo Spinazzola 36° (+29) e Manuel Locatelli 37° (+48). Il 2021 è stato anche l’anno dello scudetto dell’Inter, e allora ecco Antonio Conte salire in 22° piazza su Facebook (+14).
Secondo la classifica 2021 dell’Osservatorio Social Vip della società di consulenza di reputazione digitale Pubblico Delirio, ormai arrivato al suo decimo anno di attività gli sportivi più seguiti sono: Valentino Rossi, sul gradino più alto come sportivo italiano più seguito sui social con 30,9 milioni di follower totali tra Facebook, Twitter e Instagram. Subito dopo troviamo Gianluigi Buffon (27,1 milioni) che supera e stacca Mario Balotelli (22,8 milioni). Chiudono la top 5 l’ex tecnico della Juventus Andrea Pirlo con 22,6 milioni di follower e l’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, con 17,7 milioni.
I business dei calciatori con più follower
Se i social media sono diventati una fonte di monetizzazione diretta per calciatori e personaggi pubblici, ovvero un canale con cui monetizzare per la pubblicazione di determinati post che promuovono alcuni brand, basti pensare al re di questo mondo, ovvero Cristiano Ronaldo e i suoi guadagni attraverso i social, è vero anche che le piattaforme digitali possono essere un ottimo modo per monetizzare indirettamente permettendo di mettere in contatto la community con business fuori dal calcio avviati proprio dai calciatori in prima persona.
Questo permette di essere meno vincolati dalle regole di brand e sponsor, oltre a risultare più coerenti e autentici con la propria community che non avrebbe interesse a seguire un calciatore con una narrazione ricca di advertising.
I business fuori dal campo di Gigi Buffon
Gianluigi Buffon, tra i portieri più forti della storia del calcio, non si è limitato all’attività da calciatore, ma oltre a dar adito alle sue passioni come l’arte contemporanea, il portiere ex Juventus e PSG ora in forza al Parma, ha investito nel corso degli anni in diverse attività.
La carriera da businessman di Buffon in realtà ha avuto momenti complessi. Nel 2012 il portiere decise di investire in Zucchi diventando uno dei maggiori soci col 19% delle quote con un investimento di circa 6 milioni di euro. L’esperienza con l’azienda tessile arrivò a toccare il fondo nel 2015, anno del fallimento e dell’acquisizione da parte del fondo francese Astrance. In tutta l’operazione Zucchi (dal 2009 a oggi) Buffon ha perso una cifra vicina ai 48 milioni. Il portiere toscano è ancora all’interno della nuova società attualmente ancora in perdita, come dimostrano i conti della holding fondata proprio da Buffon, la Gb Holding, a cui fa riferimento il portafoglio di investimenti dell’estremo difensore.
La Gb Holding ha chiuso il 2019 con un profitto sceso a 230 mila euro, dagli oltre 2,6 milioni dell’esercizio precedente. La società ha un patrimonio netto di 4,7 milioni e un attivo di 6,8 milioni: l’investimento più rilevante è il 15% residuo dell’azienda tessile Zucchi, come riportato dal magazine Calcio e Finanza.
Nel 2018 Buffon contava la partecipazione in Suolo&Ambiente srl, con una quota del 20 per cento. La società si pone l’obiettivo di recuperare le aree dell’ex cava Grottini “in ottica vitivinicola e residenziale”.
Buffon è impegnato commercialmente anche nel suo territorio di nascita, con l’albergo Hotel Stella di Versilia (gestito con tutta la famiglia) nei pressi di Forte dei Marmi. Sempre nella regione e zona che ha dato i natali al portiere campione del mondo nel 2006 sono state piantate le radici di un suo coinvolgimento economico (ed emotivo). Per 4 anni, dal 2012 al 2016, Buffon è stato proprietario della Carrarese in Lega Pro, avventura terminata per mancanza delle condizioni “affinché la città si possa permettere una squadra di calcio in un campionato importante come la Lega Pro”.
Sempre al mondo del calcio appartiene una delle ultime idee di Buffon: la sua academy interamente dedicata ai portieri, la Buffon Football Academy, avviata a Bologna nella prima parte del 2021.
I business di Giorgio Chiellini
Il difensore della Juventus nonché fresco campione d’Europa fuori dal campo da gioco è concentrato su diversi tipi di investimenti, anche se la sua passione verso la tecnologia ha fatto sì che Chiellini indirizzasse gran parte delle risorse in aziende e startup focalizzate sull’innovazione.
Tra le società direttamente legate al difensore italiano, troviamo la Market 1 srl di cui Chiellini possiede il 100% delle quote (schermate però da un’azienda che fa capo a Generali Assicurazioni). La Market 1 srl tra i business in cui è impegnata figura il mondo della comunicazione.
Fa sempre capo a Chiellini per il 95% delle quote la Twin Group, società gestita insieme al fratello direttore sportivo Claudio Chiellini. L’azienda in questione si occupa di promozione e valorizzazione dell’immagine di atleti sportivi.
Chiellini investe, come tanti altri calciatori, nel mondo delle assicurazioni. Il difensore toscano ha infatti una quota nella Insuretech Deal, realtà fondata da Azimut. Sempre tra i business in cui Chiellini risulta rilevante come socio è da segnalare la partecipazione in MMW GG srl: realtà che si occupa “delle attività di assunzione e gestione di partecipazioni in altre imprese, nonché di concessione di finanziamenti in qualsiasi forma a favore delle società facenti parte del medesimo gruppo”.
Tra i business in cui Giorgio Chiellini investe come finanziatore invece ci sono delle novità recenti come la startup napoletana 2Watch impegnata nel mondo degli esports (grande passione del difensore), ma anche Vedrai, società specializzata nello sviluppo di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale. Non manca l’investimento green: Chiellini ha partecipato nel 2021 all’aumento di capitale da 10 milioni della società toscana Treedom, il primo sito al mondo per piantare alberi a distanza.
Articolo a cura di Luigi Di Maso