A La Gazzetta dello Sport, Sofia Goggia è tornata a parlare dei Giochi invernali appena conclusi: “È più difficile tornare alla quotidianità che affrontare un’Olimpiade – racconta la bergamasca -. In Cina ho fatto una gara, sono arrivata seconda, ho vissuto un’esperienza incredibile. Mi è andata bene perché ho trovato una pista che tutto sommato mi ha agevolato, mi ha permesso di essere veloce nonostante lo stato di forma e le condizioni del ginocchio”.
Ora la Goggia deve tornare in forma per la Coppa del mondo: “A Janqing le curve avevano un raggio di 150 metri, stavo più in posizione. Qui a Crans Montana più che due discese facciamo due supergigantoni, tutto è più tirato, faccio più fatica. Il mio percorso riabilitativo è ancora in atto e ci vorrà tempo, tanto tempo prima di tornare quella che ero. Coppa di discesa? Ci provo”.
La Goggia è diventata protagonista di Pechino 2022 dopo aver recuperato a tempo di record da un infortunio: “Più ci penso e più mi chiedo come io abbia fatto a buttarmi giù dal cancelletto quel giorno. Ma stavamo parlando delle Olimpiadi, solo con una motivazione così possono succedere cose del genere. La testa è tutto. Tra Cortina e i Giochi praticamente non ho vissuto. Ho tenuto duro così tanto che ora una caduta di tensione è inevitabile. Sono orgogliosa di ciò che ho fatto, il medico mi ha detto che solo io potevo farcela. E’ stato un azzardo ma l’ho portato a buon fine e ora farò ciò che posso con i mezzi che ho a disposizione”.
Infine, una chiusura sulla Brignone dopo le parole della mamma di Federica: “Qui in Svizzera non ci siamo ancora incrociate”.