In campo non è riuscito a segnare e il suo Borussia Dortmund ha perso, seppur di misura, al cospetto del Manchester City: qualificazione alle semifinali di Champions League tutta aperta dopo il primo round, ed Erling Haaland avrà l’occasione di rifarsi nel ritorno.
Nonostante tutto resta ancora lui il capocannoniere di questa edizione del massimo torneo continentale, una fama da bomber vero che lo precede ovunque, anche nel mondo degli arbitri e dei guardalinee.
Ieri sera, subito dopo il triplice fischio, l’attaccante norvegese è stato filmato dalle telecamere all’interno del tunnel mentre era intento a firmare un autografo sul taccuino di gara per uno degli assistenti dell’arbitro Hategan, evidentemente uno dei suoi tanti ammiratori.
Un gesto che non ha affatto scandalizzato Pep Guardiola, che in conferenza stampa ha ‘giustificato’ il guardalinee. “Me l’hanno detto ma non ho visto nulla. Forse è un fan di Haaland, quindi perché no. Gli arbitri sono stati brillanti, la partita non è stata un problema. Il rigore cancellato dal VAR? Mi hanno detto che non c’era. E sul goal di Bellingham, la sua gamba era più alta del previsto, quindi l’assistente è stato perfetto. Forse quell’autografo era per uno dei suoi figli”.