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Haaland verso la Premier: "Possono permetterselo 10 club, 4 sono inglesi"

L'attaccante del Borussia Dortmund esaltato dall'agente Mino Raiola: "Sarà una delle stelle del prossimo decennio". E sul futuro di Pogba chiarisce: "Non ne parlerò più".

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Haaland verso la Premier: "Possono permetterselo 10 club, 4 sono inglesi" Fonte: (C)Getty Images

Quello che sta facendo vedere Erling Haaland, è roba da capogiro. Lo sa anche Mino Raiola, agente del talento in forza al Borussia Dortmund, che alla ‘BBC’ lancia un chiaro messaggio alle potenziali pretendenti del bomber norvegese.

“E’ normale che tutti pensano che Haaland sia una stella futura del calcio in quanto è difficile fare quello che fa alla sua età. Sarà una delle future stelle del prossimo decennio perchè vediamo che stelle come Ibrahimovic, Ronaldo e Messi stanno arrivando a un’età in cui tutti si chiedono: ‘Per quanto tempo possiamo ancora goderceli?’. Quinti tutti cercano la nuova generazione”.

“Solo un massimo di 10 club possono permettersi di acquistare Haaland e quattro di questi sono squadre di Premier League. Non credo ci sia un allenatore o direttore sportivo al mondo che direbbe non sono interessato a lui. E’ come dire che un team di Formula 1 non sarebbe interessato ad avere Hamilton”.

Da Haaland a Pogba, il cui rapporto col Manchester United sembrerebbe al capolinea. Un’ipotesi lanciata da Raiola, che ha sollevato critiche e che porta il procuratore dell’ex Juve a ‘cucirsi la bocca’.

“Ho solo espresso un’opinione, non volevo creare problemi. Non penso che grandi calciatori come Pogba o Solskjaer che ha vinto tutto in carriera possano essere destabilizzati da quello che dice Raiola. Ma vorrà dire che non ne parlerò più. Rende la vita un pò noiosa, ma va bene così. Ogni volta che dico la mia opinione tutti in Inghilterra impazziscono. I club sono così stressati dal pubblico e dai giornalisti che ho imparato a non parlarne molto”.

“Le critiche per i soldi incassati dall’affare Pogba-Man United? Non è bello sentire sempre questo preconcetto. Mentirei se dicessi che non mi dà fastidio. Ma come può la gente giudicare se sono stato un buon agente ad esempio per Ibrahimovic. L’unico che può dirlo è Ibra stesso. Il mio lavoro è fare l’affare migliore per il mio giocatore, nulla più. I miei assistiti non mi chiamano parassita ed è per questo che lavoro”.

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