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Higuain a cuore aperto: "Senza pressioni sono felice, il mio futuro non sarà nel calcio"

Gonzalo Higuain senza filtri: "A Miami sono uscito da critiche e pressioni, era ciò che volevo. Dopo il calcio vorrei studiare cucina ed enologia".

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Un Gonzalo Higuain come non lo si è mai visto. Il Pipita si confessa a cuore aperto e senza filtri a ‘La Nacion’, spiegando come la scelta di lasciare la Juve e l’Europa e volare negli USA per dire sì gli abbia restituito la giusta serenità.

L’attaccante argentino, racconta così il suo nuovo equilibrio da quando è approdato all’ Inter Miami.

“Anni di richieste, responsabilità, cambio nazioni: che tu lo voglia o no, destabilizzano la tua testa. La verità è che ora mi sento molto, molto felice perché ho ottenuto ciò che volevo, ovvero uscire da quella bolla di pressioni, di richieste, critiche dei tifosi, la stampa che parlava sempre di me… Qui il calcio non è una priorità, ci sono altri sport che sopportano quelle pressioni”.

“Qui le persone per strada non ti giudicano perché hai sbagliato o segnato un goal, non ti giudicano se ti espellono. E lo stesso accade con la stampa. Quindi, vivo con calma. Era qualcosa che stavo cercando, per me qualcosa di nuovo. Ora sono uno qualunque altro, sono di nuovo una persona normale. A volte ti sconvolge, ma a volte dico ‘quanto è bello, perché è quello che volevo’. Sono molto felice, felice della decisione che ho preso”.

“I soldi aiutano, ma non fanno la felicità. Ho giocato a Madrid, Napoli, alla Juve, al Milan, al Chelsea: condividi Natali e compleanni con tanti compagni diversi, ma i tuoi genitori li vedi poco o nulla. Ho vissuto un momento difficile ma ora vado oltre le critiche, possono dire ciò che vogliono: da quando è nata mia figlia la mia sensibilità è cambiata, ho capito che ci sono cose molto più importanti di ciò che dicono di te”.

Sul futuro, Higuain ha le idee chiarissime.

“Naturalmente, non sarà nel calcio. La mia vita andrà in un’altra direzione. Sarei un masochista se smettessi di giocare a calcio a causa di tutto quello che ho sofferto e restassi nell’ambiente. No, no. Per prima cosa mi divertirò coi miei amici, la mia famiglia. E poi qualunque cosa mi piaccia fare, la farò. Ma insisto: sono convinto che non sarò nel calcio.

“Mi piacerebbe studiare cucina, enologia… la materia dei vini mi cattura, sono due attività che mi piacciono. Vorrei giocare a paddle. Ma prima ho intenzione di godermi la mia famiglia”.

Dal privato si torna al pallone, col Pipita che dispensa consigli al connazionale Lautaro Martinez, da molti considerato l’erede di Higuain in Nazionale.

“Gli direi di stare calmo. Fino al 2014 ero il miglior 9 al mondo, dopo la finale con l’Argentina è finito tutto… Per Lautaro adesso sono tutte rose e fiori, ma potrebbe succedere che sbagliando un goal decisivo Lautaro non sia più Lautaro. Non deve nè credere di essere il migliore, nè il peggiore”.

Tra Real Madrid, Juve e Argentina, Higuain ha giocato svariate gare accanto a Cristiano Ronaldo e Messi.

“Ho capito entrambi perfettamente. Sapevo cosa gli piaceva, cosa non gli piaceva, come si sentivano più a loro agio, come si sentivano più a disagio… Hanno capito che potevano contare anche su di me. Sono due giocatori completamente diversi e ho avuto il privilegio di divertirmi e imparare da entrambi”.

CR7 e ‘Pulce’ a parte, Gonzalo stila la sua playlist di colleghi preferita.

“Pedro della Roma. Mi è sempre sembrato superlativo, uno a cui non è stato dato lo spazio che merita: gioca con entrambi i piedi, capisce il calcio, mi sembra un giocatore totale. Mertens, che al Napoli mi ha capito perfettamente; Jorginho, Insigne e Callejon, che mi hanno aiutato molto. E Guti al Real”.

Higuain a cuore aperto: "Senza pressioni sono felice, il mio futuro non sarà nel calcio" Fonte: Getty Images

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