Ad Austin negli Stati Uniti si è chiusa un’altra battaglia tra Max Verstappen, attuale leader della classifica piloti, e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo.
La vittoria è rimasta in bilico dall’inizio alla fine: alla fine ha meritatamente tagliato il traguardo in prima posizione il pilota olandese della Red Bull, capace di resistere al feroce tentativo di rimonta del rivale diretto.
Eppure ad inizio gara è stato il britannico della scuderia della Stella a partire meglio e guidare il gruppo. Damon Hill, campione del mondo 1996, intervenuto nel podcast F1 Nation, ha però evidenziato come, già in quella fase di gara, Hamilton non sembrasse al 100% soddisfatto della sua vettura.
Il riferimento è ai diversi messaggi via radio pronunciati dall’inglese nei quali si lamentava delle performance della sua W12. “È stata una gara fantastica, perché è stata molto equilibrata per tutto il tempo – ha detto l’ex Williams al podcast ufficiale della F1 – e c’è stato anche un po’ di gioco [con] alcune di quelle chiamate radio. Sono rimasto sorpreso che Lewis si sia aperto in radio per dire, ‘non riesco a tenere il ritmo’, come fa a volte. Mi è venuto da pensare, ‘Perché stai alzando bandiera bianca?’. Poi Max diceva, ‘Posso vederlo scivolare’, e si è fermato e ha completamente superato la Mercedes”.
“La vera questione però, era vedere se Lewis sarebbe riuscito a rientrare sotto al secondo di distacco e ad aprire il suo DRS. Sembrava potersi avvicinare abbastanza, ma poi non ci è riuscito. Ovviamente non poteva avvicinarsi a sufficienza, perché non ha aperto il suo DRS. Così non ha mai avuto la possibilità di passare e ha finito i giri a disposizione prima che Verstappen finisse le gomme. Ma la tensione penso sia stata grande, per tutto il tempo” ha concluso Hill.