La Honda auspica il rientro del campione catalano, fondamentale per aiutare lo sviluppo della moto 2023. Questo è l’obiettivo primario di questa seconda parte di stagione del team giapponese.
L’assenza di Marc Marquez che si protrae ormai dal Gp d’Italia, disputato al Mugello è un problema molto grave per Honda che ha ormai completamente perso la strada per sviluppare la versione 2022 della sua RC213V.
In questa stagione, nel campionato costruttori, la casa di Tokyo ha raccolto appena nove punti nelle ultime quattro gare e addirittura nel campionato piloti il più avanti in classifica è ancora Marquez, 15esimo con 60 punti nonostante abbia preso parte ad appena sei gare su 13.
Fa quasi ridere affermare che la casa costruttrice giapponese è ormai dipendente dal suo rider catalano. È proprio per questo motivo che è stato chiesto a Marquez di presenziare nel box della squadra in Austria per cercare di indirizzare il lavoro del team. Per i meccanici giapponesi l’auspicio migliore, più che un rientro anticipato di Marquez alle gare, è la presenza dell’otto volte campione del mondo ai test in programma a settembre sulla pista di Misano. Da quel momento in poi infatti, il team inizierà a gettare le basi per quella che sarà la moto del 2023.
“Marc non ci sarà per la gara – ha chiarito Puig al canale iberico – ma se riuscirà ad esserci almeno per i test, anche senza fare 100 giri al giorno, sarà molto importante. Il suo punto di vista e le sue sensazioni sono per noi fonte di ispirazione molto importanti. Se non sarà presente al test di Misano sarà sempre la solita situazione, perché avremo un periodo lungo senza Marc presente ad un test. Quindi, sarà complicato”.
Puig ha inoltre affermato che senza di lui il team rischia di procedere “alla cieca”. “Normalmente il test di Misano è molto importante per preparare un ‘prototipo’ per Valencia. Se Marquez non ci sarà, andremo come siamo andati finora, cioè un po’ alla cieca, onestamente. In passato abbiamo dovuto affidarci un po’ a Pol Espargaro e al collaudatore – ha concluso Puig – ma naturalmente Marquez è colui che conosce meglio questa moto per esperienza“.