Dopo le sospensioni post-invasione, la Federazione Internazionale degli Esports riammette la rappresentanza Russa, mentre il mondo degli Esports resta in bilico tra politica e sport
L’annuncio della IESF
La Federazione Russa degli Esports ha annunciato che la Federazione Internazionale degli Esports (IESF) ha votato a favore della partecipazione dei giocatori russi sotto il proprio nome e bandiera nelle competizioni. Inizialmente, i membri dell’IESF avevano deciso di sospendere i giocatori russi dalle competizioni internazionali, vietando l’uso del nome del loro paese e la bandiera russa, come risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avvenuta su vasta scala nell’aprile del 2022.
La Federazione Russa degli Esports ha reso noto che durante una riunione tenutasi il 28 agosto, i membri dell’IESF hanno votato per annullare la decisione presa nell’aprile 2022 e consentire nuovamente la rappresentanza russa nelle competizioni internazionali. Il comunicato afferma che 32 delegati hanno votato a favore della riammissione della Russia, mentre 13 hanno votato contro e 25 si sono astenuti. Inoltre, la proposta avanzata dalla federazione di eSport ucraina di sospendere completamente la federazione di eSport russa dall’IESF è stata respinta.
Le parole del presidente della Federazione russa
Tuttavia, l’IESF non ha ancora confermato pubblicamente l’avvenuta riunione o votazione. La richiesta di conferma è stata inoltrata da Esports Insider all’IESF, ma al momento l’organizzazione non ha risposto. Dmitry Smith, presidente della Federazione russa degli sport informatici, ha dichiarato
“Lo sport dovrebbe essere un fattore di unione, e qualsiasi forma di discriminazione contro gli atleti basata sulla nazionalità o su qualsiasi altro motivo è inaccettabile. Siamo quindi felici di aver ottenuto l’annullamento della decisione precedente, consentendo alla nostra squadra di competere nuovamente sotto la propria bandiera”.
Dubbi e polemiche
L’annuncio è avvenuto durante il Campionato mondiale di eSport 2023, attualmente in corso a Iași, Romania. Inoltre, durante l’incontro sono state discusse e respinte diverse mozioni relative all’uguaglianza di genere e ai temi LGBT, secondo quanto riportato da The Esports Advocate. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e le conseguenti sanzioni, numerose organizzazioni di eSport hanno tagliato i legami con entità e società di eSport russe. Questa mossa ha incluso l’azienda ucraina WePlay che ha interrotto completamente i rapporti commerciali con organizzazioni russe. Inoltre, molte parti occidentali hanno scelto di dissociarsi da aziende legate al governo russo o che manifestavano sostegno alla guerra. Recentemente, l’organizzazione svedese di eSport Ninjas In Pyjamas è stata al centro dell’attenzione per aver cancellato dichiarazioni a sostegno dell’Ucraina per preservare i rapporti commerciali con partner cinesi.
L’annuncio di IESF potrebbe rappresentare un passo verso il ristabilimento di un’atmosfera più neutra e aperta negli eSport internazionali, sebbene restino ancora forti tensioni legate al contesto politico.
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