Per Ronaldo Koeman è durato due mesi il 2021/2022 alla guida del Barcellona. Il tecnico olandese, infatti, è stato esonerato ufficialmente dalla società catalana in seguito ad un avvio di stagione decisamente deludente, sia in Liga, sia in Champions League.
Dopo la sconfitta contro il Rayo Vallecano, che ha visto il club della capitale battere il Barcellona grazie al goal di Falcao, la società ha preso la decisione di cambiare guida tecnica senza guardarsi indietro- Tre sconfitte nelle ultime quattro partite di Liga e nuovo corso per la formazione blaugrana: “L’FC Barcelona ha licenziato Ronald Koeman stasera come allenatore della prima squadra. Lo ha informato il presidente del club, Joan Laporta, dopo la sconfitta contro il Rayo Vallecano. Ronald Koeman saluterà la squadra questo giovedì alla Ciudad Deportiva. L’FC Barcelona ti ringrazia per i servizi forniti e ti augura buona fortuna per la tua carriera professionale”.
A sei punti dalla vetta, con quindici punti conquistati, il Barcellona è apparso comunque continuamente in difficoltà in questa prima parte di annata, sconfitto contro l’Atletico Madrid, il Real Madrid, e lo stesso Rayo Vallecano. Ma non solo. I k.o sono arrivati anche in Europa contro il Benfica e il Bayern, prima del ritorno al successo nel terzo turno contro la Dinamo Kiev.
Neanche il successo contro gli ucraini è stato però accolto con grande entusiasmo, visto l’1-0 risicato tra le mura amiche. Koeman ha sempre chiesto ai tifosi di non aspettarsi grandi cose dopo l’addio di Messi e in generale ai problemi dell’ultimo anno, tra cessioni e problemi finanziari. Le aspettative, essendo il Barcellona, rimangono però altissime sia da parte della società, sia per quanto riguarda i fans.
Koeman era stato attaccato dai tifosi del Barcellona mentre lasciava il Camp Nou in seguito al k.o contro il Real Madrid nel Clasico, ricevendo supporto da parte del club e dei colleghi: “E’ un problema sociale, non vedo una soluzione. Ci sono persone ignoranti, che non conoscono le regole o i valori di una società civile, ma non dobbiamo dare importanza a questa gente. Hanno fatto lo stesso anche con i giocatori e le loro famiglie, succede anche fuori dal centro sportivo, capitò anche a Puyol. Forse con me hanno esagerato, perché pensano sia più colpevole. Ho visto le immagini: c’era un tifoso con la maglia dell’Arsenal davanti alla macchina. A un certo punto ho detto che me ne sarei andato…”
Dopo Koeman si apre ora il toto-allenatore. Contatti con Xavi, attualmente all’Al-Sadd ma destinato prima o poi a guidare il club con cui è diventato leggenda dopo le diverse dichiarazioni in tal senso nell’ultimo anno, ogni qual volta l’ormai ex allenatore del Barcellona è stato in bilico.
Non è da escludere nemmeno l’assalto a Conte qualora l’ex Inter non dovesse finire al Manchester United, attualmente pensieroso su Solskjaer, anch’esso in bilico dopo i problemi di risultati in stile Barcellona. In lizza anche Andrea Pirlo, libero dopo l’esperienza alla Juventus, e altri due mister impegnati come Gallardo, del River Plate, e Martinez, ct del Belgio.
In seguito alla sconfitta contro il Rayo, Koeman aveva alzato le spalle sui problemi del Barcellona: “Non è una questione di atteggiamento o di gioco. È solamente che non segniamo, solo questo. Abbiamo dimostrato di essere a un buon livello sia contro il Real Madrid che questa sera ma, al momento, non basta. Se analizziamo la partita di oggi è incredibile aver perso”.
Qualcun altro proverà a salvare l’annata del Barcellona dai prossimi giorni in poi.