È un inizio di 2022 davvero ricco di colpi di scena quello della Serie A 2021-2022.
Dopo il turno “monco” dell’Epifania, con quattro partite non disputate a causa del divieto alla partenza da parte di quattro Asl per i focolai di Coronavirus che hanno colpito Bologna, Salernitana, Torino e Udinese, e dopo la decisione del Napoli di schierare nella gara contro la Juventus i tre giocatori bloccati dalla Asl 2 per contatti con soggetti positivi, arriva infatti il caso relativo a Bologna-Inter, il cui destino potrebbe essere ben diverso rispetto a quello delle altre tre gare non disputate, che viaggiano verso il prevedibile recupero in data da destinarsi.
Bologna-Inter, scoppia il caso della distinta
La squadra di Simone Inzaghi potrebbe infatti vedersi recapitare tre punti a tavolino del tutto inattesi, senza neppure il “disturbo” di doversi recarsi ancora al “Dall’Ara”.
Il motivo sarebbe legato a una clamorosa disattenzione da parte del Bologna, che ha presentato la distinta ufficiale agli ufficiali di gara, seppur solo in bozza, e che per questo rischia appunto il ko a tavolino.
Una gaffe davvero senza precedenti quella del club rossoblù, alla luce del fatto che si sta parlando della distinta più virtuale della storia, quella relativa ad una partita che non si è mai giocata e che già dalla vigilia si sapeva non si sarebbe disputata, ma che ha vissuto tutte le procedure del caso tipiche del pre-gara, con il viaggio dell’Inter per l’Emilia, l’attesa di 45 minuti da parte dei nerazzurri e degli arbitri del Bologna, che non si è presentato a causa del blocco deciso dall’Asl locale e infine la ripartenza dei campioni d’Italia in carica alla volta di Milano.
Bologna-Inter, la distrazione “fatale” dei dirigenti rossoblù
Tutto come previsto, quindi, o meglio quasi tutto, perché i dirigenti del Bologna si sono dimenticati di togliere dall’area extranet del sito della Lega la distinta ufficiale della partita, caricata la sera precedente del match. La bozza non è stata tolta dal Bologna, quindi agli arbitri è arrivato il documento “parziale”, diventato però a tutti gli effetti ufficiale e finito nelle mani dell’arbitro.
Il fischietto designato, Ayroldi, ha chiesto conto al Bologna del documento e i dirigenti rossoblu presenti allo stadio, l’ad Claudio Fenucci, il caposcouting Marco Di Vaio e il segretario Luca Befani, avrebbero spiegato al direttore di gara che il documento caricato on line fosse da considerare appunto “solo” una bozza.
Bologna-Inter e il ‘caso distinta’, cosa può succedere
Detto che andrà capito perché i dirigenti del Bologna hanno caricato il documento, seppur parziale, pur consci che non si sarebbe mai giocato (e considerando la lunga lista di assenti di Mihajlovic), la mancata cancellazione della bozza è da imputare ai momenti concitati della vigilia molto particolare del match.
Tuttavia, regolamento alla mano, l’errore dovrebbe costare carissimo agli emiliani, perché presentare una distinta e poi non essere fisicamente allo stadio dovrebbe far incappare nello 0-3 a tavolino, primo passo di un possibile lungo iter burocratico, con ricorsi e controricorsi.
I club sono già su posizioni contrapposte, con l’Inter sorpresa per aver visto un documento compilato da un club che aveva chiesto il rinvio del match, e il Bologna convinto della propria buona fede proprio per aver inserito la distinta.
Probabile che il Giudice Sportivo prenda tempo e che la partita finisca sub judice. Per il calcio italiano un altro caso e un’altra fonte di polemiche. Del tutto inattese.