Il Marsala si infuria per lo svolgimento della gara contro la Nissa, campionato siciliano di Eccellenza.
“Per la cocciutaggine dell’arbitro è andata in scena una manifestazione sportiva che ha messo a repentaglio la salute di alcuni nostri tesserati, due dei quali sono poi stati costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso del locale ospedale. Il referto sanitario parla di ‘principio di ipotermia’.
Cosa è successo
“Tanta acqua in campo, si diceva, rubinetti a secco negli spogliatoi, almeno in quello degli ospiti – vi si legge ancora -. I nostri ragazzi, visibilmente stremati, al termine della gara sono stati assistiti dai sanitari intervenuti con le coperte termiche di pronto soccorso, considerato che oltre all’acqua calda mancava anche l’energia elettrica. Cose da terzo mondo.
Si è giocato pure in assenza di una ambulanza. L’unità di soccorso, infatti, è sopraggiunta solo quando alcuni dei nostri tesserati hanno manifestato seri problemi di salute e, comunque, solo al termine della gara”.
Cosa ha detto l’arbitro
Sarebbe bastato il solo buon senso per evitare che dei ragazzi fossero mandati al massacro, rischiando seri problemi di salute. Le immagini, facilmente reperibili su internet, certificano che il terreno di gioco dell’impianto nisseno non era, a termine di regolamento, praticabile”, si legge nel comunicato.
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