Smaltita la rabbia e la paura per la disavventura di cui era rimasto vittima a giugno, quando fu aggredito, minacciato e derubato nella sua casa di Altavilla Vicentina, Roberto Baggio è tornato a farsi vivo sui social, che usa pochissimo ma che scatenano sempre un grande entusiasmo quando i follower leggono aggiornamenti del Divin Codino.
La foto delle ferite di Baggio
Su Instagram infatti Roberto Baggio, messasi alle spalle la vicenda della rapina, ha pubblicato una foto delle tante ferite dopo le operazioni alle ginocchia a cui si è sottoposto nel corso della sua carriera. Nella scritta a corredo il pensiero di Baggio prende spunto da Daisaku Ikeda, maestro e guida spirituale della Soka Gakkai, di cui Baggio è membro da tempo.
Il messaggio del Divin Codino
Scrive Baggio: “Più forte è l’oppressione dall’esterno, maggiore è la determinazione necessaria per far emergere le proprie capacità: questo è lo spirito della gioventù”. Daisaku Ikeda, guida del giorno 2 settembre.
Tifosi in estasi sul web
Fioccano le reazioni: “Se penso a cosa sei stato praticamente senza ginocchia….non oso immaginare cosa avresti potuto fare integro! Miglior giocatore italiano di sempre e per sempre!” e poi: “Persona umile, calciatore fuori dal comune, mancano i Roberto Baggio oggi nel calcio ” e anche: “Quei 220 punti di sutura e la capacità di rialzarsi ogni volta, il più forte calciatore italiano di sempre”, oppure: “Senza quei due tagli il livello sarebbe stato maradoniano”
C’è chi scrive: ““Eppure quel rigore a me ha insegnato un po’ la vita.” e anche: “Quelle gambe, ginocchia e soprattutto piedi lì, ci hanno fatto sognare” e ancora: “Per ogni gioia che ci hai regalato, quelle cicatrici mostrano nitidamente il viatico che hai dovuto sopportare per regalarci ogni meravigliosa azione sul campo”
Il web è scatenato: “Numero 1, dentro e fuori dal campo. Impensabile che non hai un ruolo nel calcio Italiano che fa ridere ormai..!!!” e poi: “Come ci si sente ad essere una specie in via d’estinzione?” e anche: “non ce ne rendiamo conto fin quando la sofferenza stessa ci fa aprire gli occhi grazie Roby ti voglio bene ” e infine: “Sono sempre stato sicuro che senza quella fascia blu e la tua condizione al 100% avremmo vinto il mondiale non arrivando nemmeno ai calci di rigore”