Da una parte c’è la squadra che il 1° giugno 2019 si è laureata campione d’Europa, il Liverpool di Jurgen Klopp che ha perso per un punto la Premier League a favore del Manchester City. Dall’altra il Napoli di Carlo Ancelotti, che dopo le prove generali della passata stagione intende nel 2019-2020 candidarsi davvero come rivale della Juventus per lo scudetto. E dopo quanto visto al Murrayfield di Edimburgo le rivali degli azzurri sono autorizzate a tremare.
Il Napoli vince infatti per 3-0 contro il Liverpool. Certo, in un’amichevole che non mette in palio nulla, ma le impressioni destate dagli uomini di Ancelotti possono permettere qualche sogno in grandissimo stile. Specie considerando che un anno fa, in un’amichevole giocata il 4 agosto 2018, la stessa squadra contro i Reds perdeva 5-0.
La chiave del successo? L’aggressività . Il Napoli, che contro Benevento e Cremonese aveva subito in tutto cinque reti, si presenta al cospetto del Liverpool con un 4-4-2 smaccatamente offensivo: se i due attaccanti sono Mertens e Milik, infatti, il centrocampo vede Callejon e Zielinski interni, Verdi e Insigne sulle fasce. Ci si aspetta che i Reds possano infilarsi come il burro contro una squadra così sbilanciata in avanti, e invece non succede. Vero è che Salah, Mané e Firmino sono tutti assenti, ma la stagione degli inglesi inizierà il 4 agosto, e il Napoli in campo domina. Lo fa sin dal 18′, quando Insigne prende palla a sinistra, si accentra e batte a giro Mignolet. Al 29′ poi il capitano azzurro serve a Milik il pallone del raddoppio, dopo aver lasciato sul posto Alexander-Arnold.
Nel secondo tempo Ancelotti manda in campo le riserve, ma la differenza non si vede: al 52′ un ispiratissimo Insigne trova spazio a sinistra, va al tiro e sulla respinta di Mignolet è Younes a calare il tris. Il Liverpool si vede solo nel finale, con Meret che evita l’autogol di Hysaj e poi dice di no a Wilson. E Ancelotti, come tutti i tifosi del Napoli, si possono stropicciare gli occhi.
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