La seconda tappa del Giro d’Italia ha sorriso a Yates, che vinto davanti a van der Poel: l’olandese mantiene la maglia rosa. Migliore invece degli italiani Matteo Sobrero ma è da applausi anche la prestazione di Vincenzo Nibali, 12esimo al traguardo.
Al termine della cronometro di Budapest, il papà dello “Squalo” Salvatore Nibali è intervenuto telefonicamente al Processo alla Tappa dando ragione agli opinionisti Stefano Garzelli e Giada Borgato: “Anche io la penso come loro. Sappiamo come sono i corridori, non dicono mai la verità, si nascondono, fanno pretattica“, riferendosi al figlio.
Salvatore Nibali è ovviamente soddisfatto della prestazione del figlio: “È andata molto bene, lo vedevo soprattutto felice. Per lui tornare all’Astana è stato come un sogno, era tranquillo e sorridente, diverso. Nella squadra kazaka ha trovato un equilibrio, con Martinelli è come se fosse in famiglia. L’ho visto ridere tante volte e Vincenzo vuole questo: è come se fosse tornato ai tempi in cui Michele Scarponi lo faceva ridere a crepapelle ed era tutta un’altra persona, con lui si trovava benissimo. Vincenzo vuole tranquillità, ha un carattere forte e all’Astana si è messo alle spalle tutti gli incidenti degli scorsi anni“.
Sul futuro di Vincenzo Nibali però, il padre rivela quando potrebbe arrivare il ritiro del 37enne siciliano: “Lui mi ha detto che se riesce ad essere competitivo potrebbe continuare per qualche anno, altrimenti potrebbe lasciare già nel 2022. Potrebbe arrivare ai quarant’anni? Penso di sì“.