L’ischemia cerebrale non sembra aver intaccato il senso dell’umorismo di Zdenek Zeman, tornato ieri ad allenare il Pescara dopo il malore che l’ha colpito il 12 dicembre, obbligandolo a un ricovero lampo in ospedale. “L’unico momento in cui sono stato male è stato nel vedere Ancona-Pescara, non mi è piaciuta”, ha dichiarato il boemo alla Gazzetta dello Sport.
- Pescara, Zeman tornato ad allenare dopo l’ischemia
- Pescara: Zeman e la battuta sull’ischemia
- Pescara, Zeman seguito dai medici del club
Pescara, Zeman tornato ad allenare dopo l’ischemia
Ci ha messo davvero poco Zdenek Zeman a riprendersi dall’ischemia che lo ha colpito lo scorso 12 dicembre, obbligandolo ad un breve ricovero in ospedale, di appena tre giorni. Ieri il tecnico boemo è tornato ad allenare il Pescara, smentendo coloro che avevano ipotizzato un recupero più lento, con ritorno in panchina a gennaio o addirittura in primavera.
Pescara: Zeman e la battuta sull’ischemia
La Gazzetta dello Sport dedica ampio spazio al ritorno di Zeman alla guida del Pescara: in una dichiarazione concessa al quotidiano, il tecnico boemo ha minimizzato quanto accadutogli. “Come sto? Bene. Non fatemi passare per un caso speciale o una favola di Natale – le sue parole -. Non sarò certo stato il primo allenatore che è stato male 5 giorni e poi è tornato in campo…”. Poco dopo, ecco Zeman mostrare di non aver affatto perso il gusto per la battuta. “L’unico momento in cui sono stato male davvero – ha aggiunto Zdengo – è stato domenica scorsa, nel vedere Ancona-Pescara in tv. Non mi è piaciuta la prestazione”.
Pescara, Zeman seguito dai medici del club
Naturalmente Zeman viene seguito attentamente dai medici del Pescara: proprio l’intervento della dottoressa Spada, responsabile medico del club adriatico, è stato decisivo lo scorso 12 dicembre per diagnosticare il malore del tecnico e portarlo rapidamente in ospedale. Il presidente del Delfino, Daniele Sebastiani, si dice per nulla sorpreso di rivedere il suo allenatore già al lavoro. “Me lo aspettavo che avrebbe fatto di tutto per rientrare – ha affermato Sebastiani -. Zeman è così: tutto o niente, va sempre all’attacco. Ma al di là del piacere immenso che mi fa vedere che si è rimesso in fretta, sono sereno perché conosco la sua profonda onestà: se non se la fosse sentita di proseguire, si sarebbe fermato. Dopodiché, visto che qui lui è in famiglia, gli vogliamo bene e lo coccoliamo come si fa con un genitore o con un figlio, non vogliamo che esageri”.