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Il Tour de France perde van der Poel: il neerlandese costretto a ritirarsi a causa di una polmonite

La carovana gialla non avrà più Mathieu van der Poel, costretto al ritiro dopo che nella serata di lunedì gli è stata diagnosticata una polmonite

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Nel Tour dei ritiri eccellenti e delle cadute, arriva un’altra defezione di quelle che non passano certo inosservate: Mathieu van der Poel è stato rispedito a casa dallo staff medico dell’Alpecin Deceuninck dopo che nel secondo giorno di riposo gli è stata diagnosticata una fastidiosa forma d polmonite, tale da impedirgli di poter riprendere il cammino verso le tappe alpine della terza settimana. Il neerlandese chiude nel modo peggiore un Tour che l’ha visto assoluto protagonista, avendo indossato quattro giorni la maglia gialla e collezionando anche una vittoria di tappa nella seconda frazione della grand boucle.

Un Tour da protagonista tra maglie gialle, fughe e attacchi

La presenza del neerlandese sulle strade di Francia non è passata certo inosservata. Van der Poel è stato protagonista indiscusso della corsa transalpina, prima come uomo del treno per la volata di Jasper Philipsen nella prima tappa, poi come riferimento dell’Alpecin Deceuninck nelle tappe successive. Ha conquistato la maglia gialla nella seconda frazione beffando allo sprint Tadej Pogacar (che inseguiva la vittoria numero 100 in carriera, arrivata poi due giorni dopo), riprendendosela alla vigilia della cronometro che ha visto nuovamente lo sloveno vestito di giallo.

Successivamente van der Poel s’è reso protagonista di una delle azioni più belle di questa edizione del Tour: nella nona tappa è scattato in fuga praticamente al chilometro zero assieme al compagno Rickart ed è stato ripreso dalle ruote del gruppo a poco meno di 1.000 metri dall’arrivo.

Poi nell’11esima frazione ha sfiorato il colpaccio, forse con il solo cruccio di essersi mosso troppo tardi all’inseguimento di Abrahamsen, vincitore di giornata. Insomma, un Tour vissuto sempre in prima linea e dove l’obiettivo dell’ultima settimana era quello di provare a sottrarre la maglia verde a Jonathan Milan, distante poco più di una quarantina di punti.

Milan ora è il favorito per la maglia verde (Pogacar permettendo…)

Proprio Milan è quello che più di tutti ha tirato un sospiro di sollievo nel sapere che il suo rivale più pericoloso non sarà più della partita.

In realtà resta Pogacar a insidiare lo sprinter friulano, e il pericolo è decisamente elevato: già oggi sul Ventoux un’eventuale vittoria della maglia gialla comporterebbe il sorpasso, anche se poi Milan avrebbe almeno un paio di arrivi in volata per rimettere a posto le cose (anche l’ultimo a Parigi, ma la salita di Montmartre inserita quest’anno nella tappa conclusiva potrebbe complicare e di parecchio la vita ai velocisti).

Van der Poel dovrà stare a riposo per una settimana

Tornando a van der Poel, nel Tour che riparte da Montpellier, atteso dalla scalata dell’iconico Mont Ventoux, il neerlandese farà solo da spettatore. L’Alpecin Deceuninck ha diramato una nota spiegando quando accaduto nel dettaglio.

“Siamo spiacenti di annunciare che Mathieu van der Poel è costretto ad abbandonare prematuramente il Tour de France. Mathieu aveva manifestato sintomi di un comune raffreddore negli ultimi giorni. Ieri pomeriggio, le sue condizioni hanno iniziato a peggiorare significativamente. Il medico della squadra lo ha monitorato attentamente per tutto il giorno. In serata, Mathieu ha sviluppato sintomi febbrili ed è stato portato al Centre Hospitalier de Narbonne per ulteriori accertamenti. Gli esami medici hanno rivelato che Mathieu soffre di polmonite.

In consultazione con lo staff medico, è stato deciso che non può più continuare la corsa. La sua salute è la massima priorità e il riposo e il recupero sono ora essenziali. Mathieu dovrà riposare per almeno una settimana intera. Dopo questo periodo, si sottoporrà a ulteriori accertamenti medici per valutare il suo recupero e determinare i prossimi passi della sua riabilitazione”.

Mondiali di MTB in bilico e niente trasferta in Ruanda

Nei piani originari di van der Poel dopo il Tour non c’erano altre corse su strada: l’obiettivo di fine estate erano i mondiali di cross country e mountain bike in programma dal 9 al 14 settembre nel Cantone Vallese Svizzero.

Non avrebbe preso parte ai mondiali in Ruanda e tantomeno alla Vuelta, semmai buttando un occhio sul Lombardia.

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