È stata fissata al 27 marzo l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma relativa ai conti della Juventus. A riportare la notizia è l’Ansa. Quel giorno, quindi, toccherà al gup Marco Picco stabilire se i 12 soggetti fisici iscritti nel registro degli indagati insieme al club bianconero come ente giuridico dovranno o meno andare a processo.
La decisione riguarderà uno dei due filoni dell’inchiesta Prisma, quello relativo alla cosiddetta “manovra stipendi“: secondo l’accusa i giocatori della Juventus avrebbero rinunciato durante la stagione 2019-’20 a solo a una mensilità e non a quattro, come invece fatto filtrare dal club. Gli altri tre pagamenti sarebbero stati effettuati in un secondo momento tramite private. Da qui, secondo gli inquirenti, le discrepanze rilevate nei bilanci del club per il triennio 2018-2020.
L’inchiesta Prisma, partita nel 2021 utilizzando intercettazioni ambientali oltre a una serie di controlli di Consob e Covisoc, ha fatto luce su presunte operazioni di mercato poco chiare condotte dalla Juventus, tra cui plusvalenze (il secondo filone di cui sopra) che nel 2020 avevano toccato quota 700 milioni di euro a bilancio.
Tra gli indagati figurano l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved e l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, tutti dimessisi dalle rispettive cariche al pari del resto del Cda lo scorso 28 novembre.