Non bastava prendere un gol al 95′ quando già era pronta la bottiglia di champagne da stappare per festeggiare un traguardo storico come i quarti di finale degli Europei per la Slovacchia, nè alcune decisioni arbitrali che lo hanno fatto infuriare: la serata no di Ciccio Calzona a Euro2024 è stata condita anche da gestacci e offese da parte dei giocatori inglesi in un finale di partita e post-gara tutto da dimenticare sotto il profilo del fair-play.
- Il gestaccio di Bellingham
- Le offese di Rice a Calzona
- Le scuse del giocatore al tecnico e l'amarezza di Calzona
Il gestaccio di Bellingham
Tutto inizia quando tutto sembrava finito. E’ il 95′ quando con una prodezza Bellingham pareggia la rete iniziale della Slovacchia di Schranz portando la gara ai supplementari. Comprensibile la sua gioia, meno il suo sfogo: il talento del Real Madrid si è portato una mano prima davanti alla bocca e poi ripetutamente davanti al basso ventre, guardando fisso qualcuno a bordocampo e poi la panchina rivale.
Le offese di Rice a Calzona
Era solo l’antipasto però di quello che sarebbe successo a fine gara, quando, nel pieno della tensione e dell’adrenalina di una gara persa sul gong, Calzona è andato in mezzo al campo per chiedere delucidazioni all’arbitro Meler. Ne è nato un parapiglia con Declan Rice, che ha tuonato contro l’ex allenatore del Napoli frasi tutt’altro che carine. Prima è andato soft, dicendo: “Shut up”, poi, mentre cercavano di trattenerlo i compagni di squadra Ivan Toney ed Ezri Konsa, ha esagerato urlando a Calzona: bald c***’ ‘Shut up, p***y, oi, shut up, you bald c*** come ha rivelato il Daily Mail. Ovvero: “cog…calvo, pelato di m.., fro…”.
Le scuse del giocatore al tecnico e l’amarezza di Calzona
Tutto si è risolto con le scuse di Rice, che dopo la tensione è andato dal tecnico e gli ha stretto la mano mentre l’allenatore della Slovacchia si è lamentato con l’arbitro a fine gara: “Abbiamo concesso un po’ nel secondo tempo, ma era prevedibile con una squadra di questo livello. Poi nei supplementari abbiamo giocato a una porta, li abbiamo tenuti lì. E’ un orgoglio tenere una squadra che oltretutto ha fatto ostruzionismo e vorrei anche dire che un minuto di recupero dopo l’ostruzionismo del portiere è veramente poco. Gli arbitri non mi sono piaciuti assolutamente, però sicuramente non abbiamo perso per questo”.