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Insulti e botte all'arbitro dopo il rigore

Altro sgradevole episodio in una partita del calcio dilettante.

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Insulti e botte all'arbitro dopo il rigore Fonte: 123RF

Altro sgradevole episodio in una partita del calcio dilettante. Durante la partita tra Zollino e Collepasso, valida per il campionato di seconda categoria, girone C, un arbitro è stato prima insultato e poi picchiato da un calciatore in campo. Lo riporta Lecceprima.it.

Tutto è partito al 43′ del primo tempo, quando lo Zollino conduceva per 1-0. L’arbitro ha concesso un penalty ai padroni di casa: la decisione non sarebbe stata accolta bene dal pubblico del team ospite, che avrebbe intonato cori e proteste dagli spalti. Poi la situazione è degenerata: uno dei giocatori del Collepasso, in quel momento seduto in panchina, si è alzato, dirigendosi verso l’arbitro. Dopo averlo strattonato, gli ha sferrato un colpo al volto. L’uomo è stato immediatamente immobilizzato dai suoi stessi compagni di squadra ed espulso dalla giacchetta nera, che è stata invece soccorsa dai sanitari del 118.

L’arbitro è stato medicato sul posto, mentre il giocatore è stato invece trattenuto dai carabinieri della stazione di Soleto, presenti durante la partita per un ordinario servizio di ordine pubblico. Per l’atleta sono pronti a scattare una denuncia in stato di libertà e un Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

“Censuriamo il fatto che nulla ha a che vedere con lo spirito sportivo. Avremmo preferito che la partita continuasse, senza intoppi né conseguenze simili”, ha spiegato il presidente dello Zollino.

Questa la replica del Collepasso, da parte dell’allenatore: “In merito all’articolo sulla partita Zollino vs Collepasso in qualità di allenatore del Collepasso ed anche a nome del presidente sig. Marcello Caltabiano tengo a precisare: fermo restando che il gesto del nostro tesserato è da censurare e che la società ha già preso nella stessa giornata di ieri seri provvedimenti contro il calciatore, devo constatare che l’articolo da Voi pubblicato riporta diverse inesattezze. Sugli spalti c’erano solo tifosi dello Zollino, perlopiù una decina di ragazzini che hanno insultato i nostri giocatori fin dall’ingresso in campo, tifosi al seguito del Collepasso erano solo i genitori del nostro portiere, quindi non credo che due sole persone, perlopiù anziane, possano far partire cori di proteste e che possano impensierire l’ordine pubblico”.

“Il nostro giocatore non è stato mai  trattenuto da nessun carabiniere né gli sono state mai chieste generalità o quant’altro necessarie a elevare alcun procedimento penale o amministrativo, anzi con i rappresentanti dell’arma si è tenuto un tranquillo e pacato colloquio. Infine fino a quando non sono stato presente io negli spogliatoi non è mai intervenuto il 118 né il responsabile degli arbitri presente negli spogliatoi, ci ha riferito che ve ne fosse necessità, tenendo conto che il sottoscritto è infermiere. Mi rammarico che per la vicenda in questione sia stata sentita solo una parte e sia stato ignorato il Collepasso, che in tutta questa storia diventa anch’esso vittima”.

SPORTAL.IT

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