L’Inter si prepara a riaccogliere con tutti gli onori del caso Lautaro Martinez, campione del mondo con l’Argentina e prosecutore della lunga tradizione che vede almeno un giocatore nerazzurro disputare la finale del Mondiale dal 1982 ad oggi.
- L'Inter attende il ritorno di Lautaro: dal Mondiale in chiaroscuro la carica per la rimonta scudetto
- Mercato Inter, la missione di gennaio: trattenere Dumfries e Skriniar
- Inzaghi, la rincorsa sul Napoli passa dai vecchi: Lukaku e Correa da rilanciare
L’Inter attende il ritorno di Lautaro: dal Mondiale in chiaroscuro la carica per la rimonta scudetto
Certo, rispetto ad un Lele Oriali punto fermo dell’Italia Mundial 1982 o alla coppia Brehme-Matthaus determinante per le fortune della Germania ad Italia ’90, solo per fare alcuni esempi e tralasciare il Ronaldo trascinatore del Brasile nel 2002, ma che era ormai prossimo al traumatico addio all’Inter, è innegabile che il ruolo di Lautaro non si astato centrale nella cavalcata dell’Argentina e anzi come, dal punto di vista personale, il Toro non abbia vissuto un’avventura esaltante, perdendo il posto a favore di Julian Alvarez dopo la prima partita persa contro l’Arabia Saudita e sbagliando tanti gol da subentrato anche nella finale contro la Francia.
Tuttavia, il rigore trasformato contro l’Olanda che ha spalancato le porte della finale e la partecipazione al gol di Messi per il provvisorio 3-2 contro i Bleus permettono a tutti gli effetti all’attaccante nerazzurro di fregiarsi con orgoglio del titolo conquistato.
Mercato Inter, la missione di gennaio: trattenere Dumfries e Skriniar
La particolarità del Mondiale 2022 inserito in mezzo alla stagione non consente però di soffermarsi in troppi festeggiamenti, anche perché la realtà dell’Inter parla di una classifica da riaggiustare in campionato e di una sessione di mercato a gennaio che non sembra destinata a correggere in meglio il gruppo di Simone Inzaghi.
Anzi, al contrario la conquista rischia di diventare la conferma in organico dei big come Milan Skriniar e Denzel Dumfries, al centro di voci per motivi differenti: lo slovacco andrà a scadenza a giugno, l’olandese è stato uno dei protagonisti dell’Olanda al Mondiale ed è nel mirino di parecchi top club europei, a iniziare dal Manchester United.
Inzaghi, la rincorsa sul Napoli passa dai vecchi: Lukaku e Correa da rilanciare
Tanto il direttore sportivo Piero Ausilio quanto l’amministratore delegato Giuseppe Marotta, quest’ultimo focalizzato solo sulla causa nerazzurra nonostante le voci insistenti sul possibile e clamoroso ritorno alla Juventus al termine della stagione, sanno però bene che a gennaio la voce acquisti rischia di restare vuota a meno di una partenza, ma solo a titolo definitivo, di Robin Gosens, che sarebbe sostituito da un pari ruolo come esterno sinistro di riserva alle spalle di Federico Dimarco. Per il resto, Inzaghi dovrà lavorare sul gruppo attuale, a livello tecnico e motivazionale, per provare a risalire la classifica e centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League. Già il 4 gennaio, quando si giocherà lo scontro diretto contro il Napoli, si potrà sapere se l’Inter potrà tornare a lottare per lo scudetto, ma nel caso i rinforzi di Inzaghi saranno i giocatori da ricaricare dopo il Mondiale, a partire da Romelu Lukaku e Joaquin Correa, delusi per motivi diversi, ma da rilanciare per non addossare il peso dell’attacco sui soli Dzeko e Lautaro.
Lukaku dovrà dimenticare i gol sbagliati che hanno determinato la precoce eliminazione del Belgio, il Tucu la delusione per aver dovuto rinunciare in extremis causa infortunio alla trionfale spedizione argentina. Senza dimenticare Marcelo Brozovic, tornato acciaccato dal mese trascorso con la Croazia, durante il quale il centrocampista ha comunque mostrato i lampi della propria classe in un ruolo, quello di mezzala di sostegno al regista Modric, che potrebbe riproporsi anche all’Inter se Inzaghi vorrà confermare Calhanoglu come play dopo le ottime prove offerte prima della pausa del campionato.