Giornata importante in casa Inter, sia dal punto di vista romantico che sportivo: oggi potrebbe essere il giorno del ritorno di Christian Eriksen. Il centrocampista danese, infatti, è atteso a Milano nelle prossime ore, per riabbracciare i compagni di squadra e presentarsi al nuovo allenatore, Simone Inzaghi, ma non solo.
Ovviamente sarà un momento profondo, fatto di emozioni e di tutto ciò che ha caratterizzato il post 12 giugno, data che nessuno scorderà, ma che in un certo senso significa anche rinascita per l’uomo prima che per il calciatore.
Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, dopo i numerosi colloqui tenuti nelle scorse settimane, Eriksen incontrerà di persona l’Inter, prima di sottoporsi agli esami che decreteranno o meno l’idoneità sportiva e la possibilità di tornare in campo in Italia.
Lo scorso 18 giugno, il centrocampista danese è stato sottoposto a un intervento importante, nel corso del quale è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo: solo gli esami faranno luce su quanto avvenuto in quel Danimarca-Finlandia, chiarendo la natura della miocardite, punto chiave per il ritorno sul rettangolo verde.
Se, sempre stando alla ricostruzione de ‘La Gazzetta dello Sport’, si accerterà la natura infettiva della miocardite, Eriksen potrebbe continuare a giocare in Italia, ma dopo un processo molto lungo di almeno 6-8 mesi e comunque sempre con il via libera di una commissione medica.
L’alternativa, per il centrocampista, premettendo sempre la necessità di una sua decisione personale, che va ben al di là degli aspetti tecnici e che coinvolge il lato emotivo del ragazzo, prevede un trasferimento in un altro campionato: di certo, comunque, scelta che passa in secondo piano di fronte a tutto il resto.
Di fronte al fatto di vedere Christian Eriksen salutare e riabbracciare i compagni, molti dei quali protagonisti, con lui, dello scorso Scudetto all’Inter.