Il futuro della panchina dell’Inter si tinge di giallo. Archiviati i festeggiamenti per il 19° scudetto, l’attesa dei tifosi era tutta per l’incontro tra il presidente Steven Zhang e Antonio Conte, che avrebbe dovuto fare chiarezza circa la volontà del tecnico salentino di rispettare il contratto in essere fino al giugno 2022 e di sposare il nuovo progetto societario indirizzato al contenimento dei costi. Imperfetto e condizionali sono però d’obbligo, perché l’incontro non è stato fissato.
E potrebbe non avvenire. Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, l’Inter ha fatto sapere che il summit non è necessario, in quanto la società ritiene di avere già illustrato le proprie strategie all’allenatore. Le rispettive posizioni, quindi, sarebbero talmente chiare da non ritenere necessario un confronto di persona.
La speranza dei tifosi dell’Inter è che si tratti solo di “pretattica” per allontanare le attenzioni dei media e magari far svolgere l’incontro in gran segreto, ma in realtà un contatto tra le parti ci sarebbe già stato alla vigilia dell’ultima di campionato ad Appiano Gentile, alla presenza della dirigenza.
Un contatto nel quale Zhang ha fatto arrivare a Conte l’informazione della necessità di fare cassa entro la fine di giugno per una cifra tra i 60 e i 100 milioni, attraverso plusvalenze o risparmi da ingaggi elevati di giocatori non fondamentali. Dall’altra l’allenatore ha replicato indirettamente chiedendo la conferma dei sette giocatori ritenuti imprescindibili per il progetto (Barella, Bastoni, De Vrij, Hakimi, Lautaro Martinez, Lukaku e Skriniar), senza alcuna eccezione, ma anche rinforzi di qualità per allungare la rosa e renderla più competitiva. Una doppia richiesta che Zhang potrebbe non riuscire ad esaudire.
Uno scenario che getta un’ombra lunga di incertezza sulla prosecuzione di un ciclo che, in due anni, ha permesso all’Inter di annullare il gap dalla Juventus, vincendo lo scudetto che ha interrotto l’egemonia di nove anni dei bianconeri dopo il secondo posto della prima stagione dell’era Conte, condita anche dalla finale di Europa League persa contro il Siviglia, parziale consolazione dopo le delusioni in Champions League con due eliminazioni su due durante la fase a gironi.
Del resto che non tirassero buone arie quanto ai rapporti tra Zhang e Conte lo si era capito già nella settimana precedente all’ultima partita di campionato contro l’Udinese, durante la quale il faccia a faccia tra presidente e allenatore era stato rinviato, e anche dalle espressioni dello stesso tecnico, parso piuttosto serio a margine dei festeggiamenti al punto da decidere di non rilasciare dichiarazioni ai media, se non ai canali ufficiali del club.
Conte è legato all’Inter da un ricco contratto da 13 milioni netti fino al giugno 2022 e al momento è proprio questa la speranza cui si aggrappano i tifosi che confidano nella permanenza del tecnico salentino. Ma una convivenza forzata senza fiducia reciproca rischierebbe di fare male ad entrambe le parti.