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Inter, Inzaghi si toglie i sassolini dalle scarpe e spiega scelte Onana e Calha

Il tecnico nerazzurro dopo il 2-0 alla Salernitana è felice di aver ritrovato la sua squadra e difende il suo lavoro

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Nell’immaginario collettivo è uno degli allenatori più “lamentosi” ma da qualche partita Simone Inzaghi ha ritrovato sorriso, fiducia e convinzione. Il momento-no della sua Inter sembra alle spalle: battuta anche la Salernitana dopo gli exploit in Champions col Barcellona. La classifica comincia ad assumere una fisionomia accettabile ma conforta soprattutto lo switch della squadra. Non c’è più l’Inter slegata, nervosa, dove i giocatori sembravano rifuggire dalle responsabilità. Il 2-0 alla Salernitana certifica il cambio di passo e di mentalità.

Inter, la svolta nerazzurra in due settimane

Se questa Inter è cambiata in due settimane è merito anche delle scelte del tecnico che spiega: “Venivamo da partite importanti dove avevamo speso fisicamente e mentalmente ma c’è stato l’atteggiamento giusto: abbiamo creato tantissimo, non soffrendo più di tanto un avversario organizzato. La Champions di solito toglie ma stavolta ci ha dato autostima, da allenatore giocare con la Salernitana dopo essere rientrati la notte tardi e dopo solo due giorni e mezzo sono le più difficili da giocare”.

Inter, Inzaghi sa di essere sempre in discussione

Inzaghi sa benissimo che la sua panchina ha ballato parecchio nei giorni scorsi: “In discussione noi allenatori lo siamo sempre. Le cose non stavano funzionando nel migliore dei modi, si guardava in modo negativo alla scorsa stagione nonostante gli 84 punti e i due trofei. Ma siamo l’Inter, non potevamo essere felici per le 4 sconfitte in 8 gare. In campo i ragazzi si aiutano, questo è l’aspetto più positivo. Per quanto riguarda me stesso ho sempre guardato al lavoro, so ciò che è stato fatto”.

Il tecnico rifiuta la critica di una preparazione sbagliata: “Io e il mio staff siamo insieme da 10 anni e le nostre squadre hanno sempre corso per tutto l’anno. Quest’anno abbiamo avuto dei ritardi, è un campionato anomalo per tutti, ma in alcune partite meritavamo di più e poi sappiamo che i risultati e le vittorie sono quelle che ti fanno recuperare prima le energie”.

Bastoni ha ammesso che c’è stato un confronto chiaro tra i giocatori. “Ce ne sono sempre, con società, dirigenti e giocatori. Servono se sono costruttivi e i nostri lo sono stati ma quel che conta di più è il campo ed è quello che ci fa ben sperare per il futuro”

Inzaghi spiega la scelta di Onana

In porta ancora Onana, ma Inzaghi chiarisce: “Handanovic non era disponibile, ha avuto un problema alla mano ma ha voluto essere con i compagni. Ci sarà ancora alternanza, è un dubbio che voglio portarmi dietro anche se Onana in due mesi ha dimostrato di essere un portiere da Inter. In porta come in altri ruoli voglio avere la fortuna di poter scegliere”.

Inter, Inzaghi chiarisce le condizioni di Lukaku

Calhanoglu regista sta facendo bene anche se lui dice di non essere abituato: “Non mi sorprende, magari può sorprendere voi. Se l’avevo messo col Barcellona vuol dire che qualcosa avevo visto, poi c’è anche Asllani che ci sarà utile. Per quanto riguarda il rientro di Lukaku dobbiamo vedere giorno per giorno, c’era speranza anche per questa partita ma l’ultimo controllo ci ha tolto la speranza. Non vediamo l’ora però che torni con noi

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