La rivalità tra Inter e Juventus non cesserà mai. Sul campo quest’anno hanno festeggiato i nerazzurri, che in bacheca hanno aggiunto il loro ventesimo scudetto. Ma fuori dal rettangolo di gioco la battaglia continua con una dialettica che talvolta è ironica ma che in altre occasioni si fa più accesa. Stavolta è Massimo Moratti a replicare a quanto detto da Cristiano Giuntoli nei giorni scorsi in ricordo di quel fatidico 5 maggio 2002 nel quale la Vecchia Signora sfilò il titolo dalle mani del Biscione proprio all’ultima giornata.
- Giuntoli e il ricordo bianconero
- La reazione di Massimo Moratti
- La proposta di Abodi: il punto di vista dell'ex n.1 nerazzurro
Giuntoli e il ricordo bianconero
Dal 5 maggio 2002 sono passati ormai 22 anni eppure quella data non la riesce a dimenticare nessuno. Che sia interista o juventino. A tirarla nuovamente in ballo nei giorni scorsi, in occasione dell’anniversario, è stato Cristiano Giuntoli che ha provato così ad accattivarsi le simpatie dei suoi nuovi tifosi. Lui, che all’epoca dei fatti era ancora un calciatore e militava nella Sanremese sebbene – da quel che si dice – fosse già bianconero dentro. Non tutti, però, hanno apprezzato le parole del Football Director di Madama.
La reazione di Massimo Moratti
Tra coloro che non l’hanno presa bene c’è Massimo Moratti che all’epoca dei fatti era sì diretto interessato. L’ex presidente dell’Inter ha così replicato al dirigente della Juventus: “Che cattivo Giuntoli – affermazione fatta col sorriso dall’imprenditore meneghino nel corso di un intervento a Radio Kiss Kiss -. Io la ricordo come una giornata molto brutta quindi faccio finta di niente“. Oggi Moratti è un semplice tifoso anche spesso ha punzecchiato i bianconeri ritornando all’argomento Calciopoli e al conteggio degli scudetti che ancora fa discutere ambedue i mondi.
La proposta di Abodi: il punto di vista dell’ex n.1 nerazzurro
Al di là del tema 5 maggio, Massimo Moratti – da uomo di calcio che ancora si interesse delle dinamiche pallonaei – ha voluto dire la sua sulla proposta del ministro dello sport Andrea Abodi di istituire un’agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche che andrebbe a sostituirsi alla COVISOC. “Se il Governo interviene su una vicenda come quella della Covisoc e dell’eventuale agenzia allora, evidentemente, c’è qualcosa da correggere. Ma la ritengo una vicenda brutta” le parole dell’ex presidente.