La Curva Nord dell’Inter sembra voler fare marcia indietro. Nella giornata di ieri sulla pagina Facebook “L’Urlo della Nord” arriva un lungo comunicato degli ultras nerazzurri relativo a quanto successo il 29 ottobre scorso in occasione del match Inter-Sampdoria, quando gli ultras decisero di lasciare lo stadio in segno di rispetto dopo la notizia della morte di Vittorio Boiocchi.
- Inter-Sampdoria: la decisione della Nord scatena la polemica
- Inter-Sampdoria: la denuncia dei tifosi contro la Nord
- Il comunicato della Curva Nord: Ci hanno descritto come mostri
- Comunicato Curva Nord: i social non perdonano
Inter-Sampdoria: la decisione della Nord scatena la polemica
I fatti risalgono al 29 ottobre scorso, a San Siro si gioca Inter-Sampdoria, un match che la squadra di Simone Inzaghi vincerà nettamente. Sin dal primo tempo però si nota qualcosa di strano, dalla Curva Nord dell’Inter non arrivano i consueti cori di incoraggiamento. Il motivo è presto spiegato, poco prima del fischio d’inizio è arrivata la notizia dell’uccisione di Vittorio Boiocchi, storico capo-ultras della Curva nerazzurra.
Le voci si moltiplicano ed all’intervallo gli ultras della Curva Nord prendono una decisione, lasciare lo stadio in segno di rispetto prima dell’inizio del secondo tempo. Una decisione che però viene accompagnata anche da quella di costringere tante persone, che con il tifo organizzato non hanno nulla a che fare, a compiere lo stesso gesto.
Inter-Sampdoria: la denuncia dei tifosi contro la Nord
Il giorno dopo è quello delle proteste e delle denunce. Nel corso della giornata emergono sempre più racconti sul comportamento degli Ultras. Tanti tifosi presenti allo stadio rivelano infatti di aver subito calci, spintoni e minacce e di essere stati di fatto costretti a lasciare la Curva, con una decisione presa dal tifo organizzato. Si tratta dell’ennesimo esempio del potere degli ultras all’interno delle curve e si scatena la polemica.
Il comunicato della Curva Nord: Ci hanno descritto come mostri
A distanza di quasi un mese arrivano ora le parole dei protagonisti. Gli ultras della Curva Nord hanno infatti pubblicato un comunicato sulla pagina Facebook “L’Urlo della Nord”, in cui tornano ai fatti del 29 ottobre. Non si tratta di vere e proprie scuse ma di una netta marcia indietro: “Vogliamo lanciare un segnale distensivo nei confronti del popolo nerazzurro e di chi l’Inter la porta nel cuore. Per noi è stata una giornata tragica, che ci ha travolti, cogliendoci di sorpresa e lasciandoci disorientati. Purtroppo a livello mediatico siamo stati dipinti (ingiustamente) come dei mostri. La realtà degli avvenimenti è ben altra”.
Poi il tentativo di ricucire con l’altra parte della tifoseria: “Ora però vorremmo ricucire lo strappo creatosi con gli interisti che quel giorno erano in Curva. Sono stati segnalati episodi spiacevoli e incontrollabili che hanno visto coinvolte persone esterne alla dinamiche della curva stessa. In quegli attimi concitati sono mancati dei passaggi fondamentale e probabilmente qualcuno ha sbagliato e di questo ce ne scusiamo. Chiediamo a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle modalità di alcuni singoli di contattarci per provare a chiarire questa situazione venutasi a creare”.
Comunicato Curva Nord: i social non perdonano
Le parole degli ultras della Curva Nord non mettono però la parola fine alle polemiche. Sui social in tanti non accettano le scuse e tornano ad attaccare il potere che hanno i gruppi organizzati all’interno degli stadi: “Ultras con l’accredito in tasca e il business per finanziare il tifo. Sono dinamiche parassitarie in ogni stadio. I tifosi veri sono altri”. Mentre Ric scrive: “Voi avete a cuore tutto tranne l’Inter”. E ancora: “Questi non hanno il senso della realtà. Hanno rovinato la serata a migliaia di persona. Gente del genere non dovrebbe più entrare in uno stadio”.