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Inter: la grande storia, le maglie, gli stemmi, le curiosità

Scopri tutto quello che c'è da sapere sulla società nerazzurra: la sua storia, le maglie, gli stadi, le curiosità

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Che sia pazza o meno il refrain dell’inno dell’Inter dice una cosa universale: Amala!. E come possono esimersi i tifosi nerazzurri da amare una squadra come l’Internazionale che ha fatto la storia del calcio italiano, da Helenio Herrera a Josè Mourinho passando per le dinastie di presidenza Moratti, padre e figlio, e giocatori immensi come Sandro Mazzola, Lothar Mattheus e Ronaldo il Fenomeno. Una storia tutta da raccontare insieme a qualche curiosità per il popolo nerazzurro e non.

La storia dell’Inter: quando è stata fondata

L’Inter non poteva non nascere in antitesi all’altra storica squadra della città di Milano, ossia il Milan. Fu proprio un gruppo di dissidenti della società rossonera a decidere lo scisma, pare sull’apertura al tesseramento dei giocatori stranieri. Fu così che la sera del 9 marzo 1908 al ristorante “Orologio” di Milano nacque il Football Club Internazionale. Primo presidente fu Giovanni Paramithiotti. Ed è incredibile come già poco più di un anno dopo arrivò il primo scudetto, quello del campionato 1909/10, conquistato sotto la guida di Virgilio Fossati — nella doppia veste di giocatore e allenatore — e la presidenza di Carlo De Medici.

Dal libro dei ricordi: quando l’Inter cambiò nome

Non tutti sanno che per un breve anche abbastanza lungo della sua storia l’Inter non fu tale. La società durante il ventennio fascista fu costretta, per ragioni politiche a cambiare nome, a fondersi con l’Unione Sportiva Milanese e cambiare denominazione sociale in Società Sportiva Ambrosiana o semplicemente Ambrosiana. La cosa almeno portò fortuna visto che nella stagione 1929-30, l’Ambrosiana vinse il primo campionato italiano disputato a girone unico.

L’origine dei colori nerazzurri sulle maglie dell’Inter

Giorgio Muggiani, uno dei 44 fondatori dell’Inter, scelse i colori che ne avrebbero caratterizzato il logo societario: il nero e l’azzurro del cielo stellato, a rappresentare anche simbolicamente la rottura rispetto al passato. Da allora l’Inter ha sempre vestito i colori nerazzurri per le sue maglie da gioco a parte qualche sporadica circostanza come proprio il primo anno sotto la nuova denominazione di Ambrosiana in cui vennero usate delle maglie bianche con una croce rossa che ricordava il vessillo del Comune di Milano. Una maglia che ricomparirà nel 2007 tra i kit di divise da trasferta.

Lo stemma dell’Inter: dal monogramma di Muggioni al biscione

Al di là delle versioni cangianti e dei restyling del tempo non sono stati tantissimi i simboli o loghi dell’Inter nel corso della sua storia. Sin dalla sua fondazione lo stemma fu disegnato dall’illustratore Giorgio Muggiani, con le lettere FCIM (che stanno per Football Club Internazionale Milano) sovrapposte in bianco su uno sfondo costituito da un cerchio dorato, un cerchio nero e uno azzurro. Anche per quanto riguarda il logo, nel cambio di denominazione del ’28 ci fu una variazione: venne quindi adottato uno stemma formato da un cerchio blu con al centro un fascio littorio, sulla sinistra un biscione e sulla destra il simbolo di Milano. Dopo la caduta del regime fascista l’Inter tornò a fregiarsi del suo stemma originario fino alla svolta del ’79. Era l’epoca degli stemmi “animali” su uno sfondo a forma di scudetto. L’Inter fu raffigurata come un biscione, un serpente, contorniato dai colori nerazzurri. Il simbolo fu in voga per tutti gli anni ’80 mentre dal ’90 ritornò lo storico monogramma di Muggioni.

Qual è l’inno dell’Inter: Elio ma anche “Pazza Inter Amala”

Diversi sono stati nel corso degli ultimi anni, dall’’80 a oggi, gli inni che si sono alternati per cantare le gesta dell’Inter.  Forza Inter (1954), Inter campione per tutti è una lezione (1980), Cuore Nerazzurro (1984), Valanga Nerazzurra (1986), Inter Tricolore (1989) che fu scritto e cantato in onore della squadra dei record di Trapattoni, Senti la furia stiamo arrivando! (1999). Poi è arrivato Elio, grande tifoso nerazzurro, che nel 2002 ha scritto per la voce di Graziano Romani, C’è solo l’Inter ed è stato pubblicato nel 2002. Negli ultimi anni però ha preso piede tra la tifoseria nerazzurra Pazza Inter composta nel 2003 e cantata dai giocatori dell’Inter di allora. Le sue parole “Amala, pazza Inter amala” sono diventate subito un’immedesimazione delle imprese nerazzurre.

Gli stadi in cui ha giocato l’Inter

Il primo campo da gioco dell’Inter è stato l’impianto sportivo di Ripa Ticinese fiancheggiato dal Naviglio Grande. La leggenda narra che una piccola barca stazionava lì durante le partita per recuperare i palloni che finivano in acqua. Dal 1913 venne utilizzato il Campo Goldoni poi intitolato a Virgilio Fossati. Nel ’30 l’Inter si trasferì all’Arena Civica e ci rimase fino al 1947. Dal ’47 l’Inter entrò a San Siro, nel quartiere omonimo, poi intitolato a Meazza, e non ne uscì più vedendo lo stadio crescere con secondo e terzo anello, quest’ultimo in occasione dei Mondiali di Italia ’90.

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