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Inter, la seconda stella è realtà: gioia Inzaghi e richiesta di mercato. Pioli: "Ciclo Milan finito? Non so"

Animi contrapposti dopo il derby. L'Inter festeggia lo scudetto, mentre in casa Milan è tempo di bilanci. Inzaghi: "Giusta la mia scelta di venire qui". Pioli al capolinea?

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Missione compiuta: l’Inter è campione d’Italia. La seconda stella è arrivata nel derby col Milan: semplicemente la notte perfetta. San Siro si tinge di nerazzurro per celebrare l’impresa della squadra di Simone Inzaghi che ha raccolto l’eredità del Napoli dominando dall’inizio alla fine. Ora è il momento della festa, mentre in casa Milan si pensa già al futuro: l’avventura di Pioli, fuori anche dall’Europa League, è giunta al capolinea?

Trionfo Inter: il primo scudetto de re di coppe Inzaghi

“È una bellissima sensazione – dice a Dazn Simone Inzaghi, l’allenatore della seconda stella dell’Inter -. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone. Dai miei giocatori, alla società che ci è sempre stata vicina, al nostro presidente che non è qui con noi ma è sempre stato importante. Un pensiero va anche alla mia famiglia, a mia moglie Gaia, ai miei bambini, ai miei genitori. Un mio limite è quello che tante volte non riesco a lasciare il lavoro fuori di casa, ma loro sono stati fondamentali per me.

Il percorso di Simone Inzaghi: dalla Lazio alla scelta dell’Inter

“È stato un bellissimo percorso. Ringrazierò sempre la Lazio che mi ha dato una grandissima possibilità -racconta Inzaghi -. Con la Lazio abbiamo fatto benissimo degli anni. Poi, nonostante volessero proseguire il rapporto, per me era arrivato il momento di cambiare. Molti mi dicevano ‘magari non l’Inter, perché ha vinto uno scudetto e sta vendendo i giocatori migliori’. Però c’era un qualcosa che mi diceva di venire qui. Non c’era solo l’Inter, ma la mia scelta era mirata. Conoscevo Marotta, Ausilio e Baccin li conosco da anni, Zanetti lo conoscevo da avversario e sapevo che persona era. Ci sono stati momenti difficili, ma si è lavorato, non si è mollato. Non ho nessun sassolino, solo dei trofei da condividere con i miei calciatori”.

L’Inter del futuro e i paletti: spunta la richiesta di Inzaghi ad Ausilio

In collegamento c’è anche Ausilio. E Inzaghi coglie la palla al balzo: “Ho la fortuna di lavorare con Ausilio, Baccin e Marotta. E so già che, nonostante siano sempre ad Appiano a vedere tutti gli allenamenti, stanno già lavorando per far sì che la squadra possa sempre migliorare, sapendo che abbiamo dei parametri e dei paletti. Però, qualche volta questi paletti possiamo anche superarli…”.

Milan ko nel derby e scudetto all’Inter: le parole di Pioli ai suoi

Pioli racconta il post partita ai microfoni di Dazn: “Sono passato nello spogliatoio a provare a tirare su il morale ai miei calciatori, perché è una sconfitta pesante per tutto quello che c’è dietro. Ho cercato di rinfrancarli: dobbiamo finire bene il campionato e sabato abbiamo un’altra partita importante. Purtroppo non siamo riusciti almeno a pareggiare questo derby. Cambio modulo? Non sono deluso: volevamo aspettarli un po’ di più e poi magari trovare spazi per le ripartenze. È stata una partita tra le più equilibrate degli ultimi derby, ma non è stato sufficiente”.

Dominio Inter: come Pioli spiega i 17 punti di svantaggio

L’Inter ha disputato un campionato eccezionale. E da tre o quattro anni ha la rosa più forte del torneo – commenta Pioli -. Noi siamo mancati un mese dopo la seconda sosta e nella continuità di prestazioni di alto livello. Se la differenza tra l’Inter e le altre squadre è così notevole, significa che loro sono veramente forti e che gli altri devono fare ancora dei passi in avanti”.

Black out Milan nel momento cruciale della stagione

Pioli torna sull’euroderby italiano di Europa League. “Le due partite con la Roma non sono state quelle che volevamo. Stavamo bene, avevamo tutti i giocatori con più qualità al top della condizione. Invece ci siamo bloccati, facendo due prestazioni al di sotto delle nostre possibilità. Il derby è arrivato in questo momento: non posso rimproverare nulla ai miei calciatori per quanto dato”.

Milan, Pioli è giunto al capolinea? La reazione dell’allenatore

Quando gli viene chiesto se il suo ciclo è finito, Pioli risponde così: “Onestamente non lo so. Dodici mesi fa anche Simone Inzaghi sembrava in difficoltà, poi ha fatto tutto quello che ha fatto. Io sto bene. E credo che la squadra abbia dei margini di miglioramento. Adesso dobbiamo finire bene il campionato e poi a bocce ferme si faranno le valutazioni che saranno le migliori possibili”.

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