Digerita la scottante eliminazione delle Coppe Europee, l’Inter è ripartita in campionato con più carisma di prima e iniziando a vincere a raffica. Ora come ora sono già 5 vittorie nelle ultime 5 partite di Serie A, ruolino di marcia che ha permesso alla squadra guidata da Antonio Conte di portarsi a ridosso della capolista Milan, ad un solo punto dalla vetta. Questo cambio di marcia non è casuale, e ricarla alla perfezione quella che è la storia del Conte allenatore: quando può concentrarsi esclusivamente sul campionato, difficilmente sbaglia.
Se andiamo a vedere la carriera del tecnico salentino, vediamo come abbia già effettivamente vinto 4 scudetti: 3 consecutivi con la Juventus e uno al primo tentativo col Chelsea.
Con la Juventus si presentò ai nastri di partenza con una rosa molto meno competitiva rispetto alla concorrenza eppure, senza coppe europee a distrarlo (la Juve veniva da un settimo posto) la concentrazione di tutta la squadra finì per essere riversata solo sul campionato, poi vinto in modo trionfale e inaspettato. I successivi due scudetti, di cui il terzo ottenuto col recordo di punti in Serie A (102, ndr) sono arrivati in modo diverso. Le eliminazioni in Champions League e in semifinale di Europa League hanno permesso alla squadra di focalizzarsi su quello che, storicamente, è sempre stato l’obiettivo numero uno dei bianconeri.
Stessa cosa successe al suo arrivo a Stamford Bridge. Senza le coppe europee a distrarre il tecnico, i Blues di Londra furono in grado di vincere la Premier League, dominandola dall’inizio alla fine. Certo, gli squadroni di Liverpool e City allora erano ancora un cantiere aperto, ma il merito non cambia. E non è un caso che l’anno successivo, con in mezzo la Champions League da giocare, le prestazioni della squadra crollarono enormemente fino a portare all’esonero di Conte.
Queste somiglianze le stiamo vedendo anche con l‘Inter. Se l’anno scorso è stata una stagione a se, nel senso che analizzare un anno simile sarebbe un esercizio futile e superfluo per la particolarità delle condizioni, quest’anno sta invece ricalcando lo stesso schema comportamentale. L’Inter con addosso le pressioni e le fatiche della Champions League faticava enormemente anche in Serie A, perdendo punti contro le piccole e faticando negli scontri diretti. Da quando invece l’attenzione è rivolta esclusivamente allo scudetto, Conte non ne ha più persa una.
Questo fatto favorisce anche la costruzione della rosa in sede di mercato. Il programma dell’Inter, dettato da Conte, è quello di vendere 5 giocatori per comprarne 3. Ma con solo il campionato da dispitare (e la Coppa Italia, ma quella andrà come andrà ) la squadra non avrà bisogno di eccessivi stravolgimenti, dato che anche a livello numerico è abbastanza completa.
Conte è quindi un allenatore da Campionato, e in questo momento esistono le condizioni perfette perchè questo sia finalmente l’anno buono nerazzurro.