5) Maxwell: L’Inter lo ingaggia da infortunato nel gennaio 2006, prelevandolo dall’Ajax e girandolo in prestito all’Empoli, dato che aveva esaurito lo spazio per gli extracomunitari in rosa. Il brasiliano sfrutta il resto della stagione per recuperare dall’infortunio alla rotula e a luglio arriva alla Pinetina. Dopo anni di delusioni, l’Inter trova il suo terzino sinistro: il brasiliano gioca 79 partite, vince 3 Scudetti e 2 SuperCoppe italiane prima di salutare e seguire Ibrahimovic al Barcellona, perdendo il treno del triplete.
4) Adriano: Acquistato nell’agosto 2001 dal Flamengo, “l’Imperatore” gioca con Fiorentina e Parma prima di venire riscattato dall’Inter nel gennaio 2004: in quella stagione segna 9 gol, contribuendo alla qualificazione alla Champions League. Dà il suo meglio fino al gennaio 2008, prima di cadere vittima della depressione: alla fine saranno 177 presenze e 74 gol in maglia nerazzurra, molti dei quali segnati con il suo terrificante sinistro. Vince 3 Scudetti, 2 Coppe Italia, 3 SuperCoppe italiane.
3) Ivan Cordoba: Nel gennaio 2000 l’Inter sborsa 7 miliardi di lire per questo semi-sconosciuto centrale colombiano, consigliato a Massimo Moratti da Marcello Lippi e lui ci mette pochissimo a diventare una presenza fissa della difesa nerazzurra. Il resto è storia: 454 presenze con l’Inter, 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 SuperCoppe Italiane, la Champions League e il Mondiale per club. Una bandiera.
2) Goran Pandev: L’Inter lo scova al Belasica, in Macedonia, nel luglio 2001, per aggregarlo alla Primavera e infine cederlo alla Lazio nell’estate 2004. A gennaio 2010, però, Josè Mourinho ha bisogno di un attaccante che sappia fare l’esterno e la mezza-punta e allora Goran torna in nerazzurro: 16 milioni alla Lazio, all’Inter arriva un giocatore che sarà un elemento chiave nella stagione del triplete. Equilibratore a destra del 4-2-3-1 di Mou, Pandev non ha mai corso tanto come in quella stagione, mentre in quella successiva firma gol pesanti, come quello al 90’ in casa del Bayern Monaco, che vale il passaggio ai quarti di Champions League.
1) Julio Cesar: Quello di gennaio non è solo un mercato di riparazione, si possono mettere a segno anche colpi prospettici in grado di pagare negli anni successivi. L’esempio migliore è quello del portiere brasiliano, che l’Inter acquista nel gennaio 2005 dal Flamengo e che gira immediatamente in prestito al Chievo, perché non ha più posto per extracomunitari. L’estate dopo il ritorno in nerazzurro, diventa titolare soffiando il posto a Toldo e inizia l’avventura che lo porterà a diventare uno degli eroi del triplete.