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Inter, Marotta: due frecce avvelenate per Scaroni, poi mette a posto Conte

Il presidente nerazzurro replica al collega del Milan, torna sul rigore concesso nella gara con il Napoli ed esce allo scoperto sul mercato di gennaio

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La battuta pronta ce l’ha sempre. Difficile che sfugga qualcosa a Beppe Marotta, il suo è puro humour all’inglese quando si tratta di rispondere alle provocazioni e nel giro di due giorni contro la sua Inter sono arrivate prima una stoccata dal presidente del Milan Scaroni e poi le accuse più o meno velate del grande ex Antonio Conte dopo il big-match col Napoli a San Siro.

La frecciata di Scaroni all’Inter

Ecco cosa aveva detto Scaroni durante la presentazione del libro sui 125 anni di storia del club: “Dopo tanti anni, essere presidente dell’unica squadra di Milano mi dà grande emozione. Noi siamo il club più internazionale d’Italia. Ricordo che abbiamo 500 milioni di persone che ci seguono nel mondo. Ma, allo stesso tempo, siamo anche milanesi. Siamo cittadini del mondo, questa sfida la portiamo avanti grazie all’aiuto della proprietà di Gerry Cardinale”.

La risposta di Marotta

La replica di Marotta è arrivata a margine del premio Liedholm col presidente nerazzurro che ha inviato due dardi velenosi al collega: “Scaroni ha detto che rappresenta l’unica squadra di Milano? Dipende da che punto di vista. Se l’unica squadra di Milano è rappresentata da lui è perché noi rappresentiamo qualcosa di ancora superiore. Ma non voglio far polemiche, Paolo è un amico…Sulla mia cravatta ci sono due stelle, auspico che presto possa raggiungerle anche il Milan…”.

Marotta replica a Conte

Ce n’è anche per Conte dopo lo sfogo dell’ex ct in diretta tv: “Conte è persona intelligente e grande comunicatore. Ha il suo obiettivo quando parla. L’arbitro era ben vicino all’azione e sicuramente il contatto c’è stato e il piede è stato spostato: per me era rigore. Se poi si debba dibattere sull’utilizzo migliore del VAR, fa parte di un dibattito costruttivo che va fatto all’interno del sistema calcistico. Se Conte ha voluto spostare il focus? Non lo so, sfortunatamente è stato un episodio neanche rilevante: si può ragionare sulle metodologie dell’applicazione del VAR e su accorgimenti migliorativi per una tecnologia: ma la centralità dell’arbitro deve essere sempre prioritaria. Poi a mio giudizio si tratta di un rigore ineccepibile”.

Marotta prosegue: “Oggi il calcio vive una pressione continua, dove davanti a un rigore non dato ci sono polemiche enormi e infinite. Consiglio a Inzaghi, che è giovane e in costante crescita, di acquisire la tranquillità e la pacatezza di Liedholm”.

Cosa farà l’Inter a gennaio

Il discorso si sposta sul mercato di gennaio: “Non credo che faremo qualcosa, abbiamo una rosa competitiva per i nostri obiettivi e abbiamo una squadra di grande valore. Come arrivare al livello dell’anno scorso? Le nostre performance in Champions prestazioni di tutto rispetto. In campionato siamo a un punto dalla vetta, anche lo scorso anno eravamo cacciatori per tutta la prima parte del campionato e la Juve era la lepre. Ora c’è il Napoli davanti, quello che cambia è che ora c’è un gruppetto di formazioni che meritano le posizioni di vertice. Il campionato è molto lungo, ci sono tantissime partite e tantissimi punti. Importante rimanere attaccati alla vetta, gennaio e febbraio determinanti. Chi mi ha impressionato di più? Sicuramente squadre come Atalanta, Fiorentina e Lazio perché era da parecchio che non erano meritatamente a questi livelli”.

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