E’ cominciata con fuochi d’artificio, fumogeni nerazzurri e tricolori, canti e cori (“Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi”), con il pullman della squadra scortato dai tifosi fino all’ingresso del Meazza tra applausi, bandiere e sciarpe e con una coreografia tricolore che ha abbracciato tutto lo stadio, è continuata con due candeline soffiate sulle sue due stelle in faccia al Torino e proseguirà per tutta la giornata di oggi e di fatto fino alla fine della stagione. La grande festa dell’Inter dello scudetto è qui, in una Milano che – per un giorno almeno – è solo nerazzurra. Ospite non pagante il Torino, costretto ad inchinarsi malvolentieri: dura un tempo la resistenza degli uomini di Juric, crollati dopo essere rimasti in 10 a inizio ripresa. La partita è un piacevole contorno, il primo piatto è sugli spalti dove la gente canta e balla, invita anche Inzaghi a saltare (venendo accontentata). La prendono sul serio in avvio più i granata, che hanno ancora qualcosa da giocarsi, con Zapata particolarmente motivato, ma dura poco. La svolta a inizio ripresa quando per un fallo di Tameze su Mkhitaryan la Ferrieri Caputi (che aveva dato solo il giallo) viene richiamata al Var, cambia idea ed estrae il rosso lasciando il Toro in 10. Pochi minuti ed arriva l’uno-due che chiude il match. All’11’ arriva il primo gol grazie alla brillante combinazione Mkhitaryan-Calhanoglu col turco che infila nell’angolino e prima del quarto d’ora il raddoppio ancora con Calhanoglu su rigore fischiato per fallo in area di Lovato su Thuram e che Lautaro ha lasciato battere al compagno. Il Torino non c’è più, è solo festa Inter. I nerazzurri confermano una differenza reti impressionante con un +63 e 89 punti già realizzati con ancora quattro gare mancanti al termine della stagione. Il Torino getta la spugna e si arrende: decimo posto in classifica a quota 46 punti e sogno Europa che si allontana mentre San Siro esplode di gioia e canta a squarciagola: “i campioni dell’Italia siamo noi”.
- Inter-Torino, la chiave tattica della partita
- Inter, cosa ha funzionato
- Inter, cosa non ha funzionato
- Le pagelle dell'Inter
- I top e flop del Torino
- La pagella del direttore di gara
- Inter-Torino: il tabellino del match
Inter-Torino, la chiave tattica della partita
I neo Campioni di Italia si affidano al 3-5-2 delle meraviglie con la coppia offensiva Lautaro-Thuram; Inzaghi sulle fasce preferisce Darmian a destra e Carlos Augusto sulla sinistra per avere pressione alta e al tempo stesso inserimenti in avanti. Juric cambia tutto: passa dal 3-4-1-2 al 4-3-2-1 ed abbassa Bellanova come terzino destro e Rodriguez come sinistro per contenere i movimenti offensivi e le ripartenze avversarie sulle fasce. Nel primo tempo, il Torino alza Bellanova – da terzino ad ala – in fase offensiva per guadagnare metri in avanti e provare con maggiore frequenza i cross verso il centro per cogliere Zapata. Inzaghi chiede ai suoi di chiudere tutti gli spazi centrali e costringe gli avversari ad andare solo ed esclusivamente per vie esterne.
Nel secondo tempo l’Inter è rapida nel far circolare palla. Sfrutta gli inserimenti in profondità dei suoi centrocampisti e attaccanti e ottiene una espulsione avversaria, un rigore e due reti in rapida successione. Il Torino senza Tameze cerca di limitare i danni e abbassa Vlasic sulla mediana con Zapata (e poi Sanabria) solo in avanti ma non può recuperare.
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Inter, cosa ha funzionato
Le ripartenze pericolose con palla lunga in profondità sono la chiave per sbloccare il risultato: da un’azione del genere nasce anche l’espulsione di Tameze. Perfetta circolazione palla e pazienza nell’attesa nel cercare la rete.
Inter, cosa non ha funzionato
Primo tempo giocato in maniera blanda, ma era comprensibile, e tanta attesa del Toro che per due volte è andato vicino al gol con i colpi di Zapata, servito da Bellanova lasciato un po’ troppo libero di crossare.
Le pagelle dell’Inter
- Sommer 6.5. Decisione negli interventi e sicurezza al reparto, nessuna parata decisiva ma assicura il clean sheet.
- Pavard 6. Non spinge eccessivamente, si limita a restare in linea con il reparto.
- De Vrij 6.5. Tiene a bada Zapata in marcatura, gli concede qualcosa ma in più occasioni è abile a non farlo girare.
- Bastoni 6.5. Soffre leggermente le incursioni di Bellanova e Vlasic ma è abile in fase difensiva a non far passare quasi nulla.
- Darmian 6. Ilic e Lazaro provano a spingere ma reggono solo per 45 minuti. Nel secondo tempo si alza maggiormente in avanti.
- Barella 7. Si accorge dell’inserimento di Mkhitaryan e lo serve in profondità, da lì nasce l’espulsione avversaria.
- Calhanoglu 8.5. Conclusione magistrale dall’interno dell’area, da posizione defilata. Dalla sinistra calcia con il piede mancino al volo, rasoterra, sul secondo palo. Batte il calcio di rigore al 59′ e porta il risultato sul 2-0.
- Mkhitaryan 7. Ad inizio secondo tempo si inserisce in profondità e viene atterrato da Tameze, conquista il fallo dal limite dell’area e ottiene l’espulsione avversaria. Assist per Calhanoglu sul primo gol.
- Carlos Augusto 6. Si limita al contenimento di Bellanova e gli riesce discretamente.
- Thuram 7. Si inserisce in area al 57′, subisce fallo e conquista un calcio di rigore.
- Lautaro Martinez 6.5. Nella circolazione palla in fase offensiva è abile a far girare palla, trova Mkhitaryan libero che serve poi un assist a Calhanoglu per la rete del 2-0.
I top e flop del Torino
- Bellanova 6. In fase di copertura resta terzino destro ma si alza in fase di costruzione di gioco per tentare i cross dalla corsia esterna verso il centro
- Rodriguez 6. Spinge in avanti nel primo tempo ma resta guardingo in fase difensiva.
- Zapata 5.5. Si divora un gol su colpo di testa in area su cui aveva anticipato la difesa avversaria. Si spegne nel secondo tempo.
- Lovato 5. Atterra Thuram in area, non riuscendo a prendere il giusto tempo nell’intervento difensivo, e concede rigore all’Inter che si porta sul 2-0.
- Tameze 4.5. Fallo da ultimo uomo su Mkhitaryan e rosso diretto dopo revisione VAR.
La pagella del direttore di gara
Arbitro 7. Terna tutta al femminile diretta da Maria Sole Ferrieri Caputi che con umiltà va al VAR, annulla il giallo a Tameze e lo espelle con rosso diretto, dopo il suo intervento da ultimo uomo che stende Mkhitaryan in ripartenza. Vede il rigore su Thuram e lo assegna con la massima sicurezza senza nemmeno l’ausilio del VAR.
Inter-Torino: il tabellino del match
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, de Vrij, Bastoni (st 25′ Buchanan); Darmian, Barella (st 26′ Arnautovic), Calhanoglu (st 18′ Asllani), Mkhitaryan (st 18′ Frattesi), Carlos Augusto; Thuram (st 18′ Sanchez), Martinez. A disp. Audero, Di Gennaro, Bisseck, Cuadrado, Sensi, Klaassen. All. Inzaghi.
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Lovato, Buongiorno, Rodriguez (st 26′ Masina); Bellanova, Tameze, Ilic, Lazaro (st 18′ Vojvoda); Ricci, Vlasic; Zapata (st 18′ Sanabria). A disp. Gemello, Popa, Dellavalle, Silva, Savva, Kabic, Okereke, Pellegri. All. Juric.
Arbitro: Ferrieri Caputi.
Marcatori: st 11′, st 15′ (r) Calhanoglu (I)
Note. Espulso: st 4′ Tameze (T)
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