Aiuto, qualcuno salvi Chicco Bolelli e Wave Vavassori. Che hanno perso l’onda lunga di un 2024 che ha avuto le sembianze di qualcosa di magico, come se la sconfitta patita in Australia a inizio anno avesse finito per togliere tutto l’incantesimo che s’era creato strada facendo. Perché Bolelli e Vavassori, la coppia d’oro del doppio italico, adesso è finita in una spirale di crisi: con la sconfitta subita a Roma contro i baby Caniato e Bondioli fanno tre eliminazioni al primo turno consecutive, tutte sulla terra, tutte (fatalmente) al supertiebreak. Un trend talmente negativo che preoccuparsi è il minimo che si possa fare.
Chicco e Wave da 100 giorni hanno smarrito la via
Sommando l’età anagrafica di Caniato e Bondioli non si arriva a quella di Bolelli, che di anni ne compirà 40 a inizio ottobre, mentre i due baby terribili che hanno vinto al sorpresa il match d’esordio al Foro Italico in due arrivano a 39.
Chiaro che la sorpresa è stata tanta quando sul tabellone è apparso il risultato finale di un match tirato, giocato col coltello fra i denti dai due giovani rivali, mentre a Bolelli e Vavassori è mancata un po’ di quella fame che aveva contraddistinto i momenti di massimo splendore.
Dalla vittoria di Rotterdam di inizio febbraio sono trascorsi 100 giorni, ma da allora il mondo s’è come capovolto: nei successivi 9 incontri disputati sono arrivate appena due vittorie, e forse è anche per questo che in ottica Davis l’Italia ha cominciato a guardare con molta attenzione quel che stanno facendo i due Lorenzo (Sonego e Musetti, che hanno sconfitto i fratelli Berrettini a Roma), senza dimenticare che ci sarebbe sempre un Sinner da sfruttare, magari in coppia nuovamente con Berrettini come avvenuto lo scorso novembre (oppure con Musetti e Sonego, a seconda del momento).
Caniato e Bondioli, largo ai giovani
Di sicuro c’è che la coppia italiana più avvezza a giocare in doppio in questa fase della stagione s’è letteralmente smarrita. E così facendo ha dato modo ai giovani Caniato e Bondioli di fasi conoscere e apprezzare. I due 19enni si sono guadagnati il pass per il main draw passando per le prequalificazioni e l’hanno sfruttato come meglio non avrebbero potuto fare: sono molto amici anche fuori dal campo, spesso giocano assieme nel circuito Futures (hanno vinto a Sharm El Sheikh poche settimane fa) e adesso vogliono cercare di farsi strada anche nel circuito che conta.
Carlo Alberto Caniato, nato in una famiglia di tennisti, s’è formato a Ferrara prima di trasferirsi al Circolo Tennis Villa Carpena, sotto la guida dei tecnici FITP Casadei e Urbinati.
Federico Bondioli è originario di Ravenna, ha avuto come prima maestra la mamma Maria Adele, poi ha cominciato a girare al punto da arrivare a contare un best ranking Junior di 12 del mondo. Ha due titoli vinti in singolare ne ha sommati 7 in doppio, ma dopo aver battuto Bolelli e Vavassori l’orizzonte s’è già ampliato.