Così lontano a Roma non s’era mai spinta prima: Jasmine Paolini sente che questa può essere la sua settimana, e non è retorico quanto trapela dal suo volto al termine di ogni singola partita. Quella contro Jelena Ostapenko le ha dato ulteriore fiducia, spronandola ad andare verso un lido d’approdo che al Foro Italico non aveva mai assaggiato prima, almeno a livello di singolare. E contro Diana Shnaider domani le prospettive potrebbero farsi allettanti anche in ottica ranking, dove il pericolo è rappresentato da Mirra Andreeva, che dovesse fare un risultato migliore del suo la scavalcherebbe al quinto posto. Ma se Jas dovesse arrivare fino in fondo al torneo di casa, allora a farle posto sarebbe nientemeno che Iga Swiatek.
- L'emozione del Centrale pieno: "Tutto bello, anche troppo"
- Il feeling con Lopez: "Curiamo molto la parte tattica"
L’emozione del Centrale pieno: “Tutto bello, anche troppo”
Un pensierino è lecito farlo, anche se la garfagnina i piedi li tiene sempre ben ancorati al terreno. Benché l’atmosfera che ha respirato nel match contro la lettone Ostapensko è stata per sua stessa ammissione “unica e irripetibile. Ho i brividi quando ci penso: la partita è stata dura, una battaglia su ogni colpo, però sono contenta di come ho gestito le cose e del modo con il quale ne sono venuta fuori.
Diciamo che tutto ha funzionato come doveva funzionare e questa cosa mi rende felice. Il pubblico è stato eccezionale, ma Roma è speciale, non soltanto per me. L’atmosfera che si respira quando si gioca sul Centrale è favolosa e spero solo di poterlo fare tante altre volte”.
Perché no, anche nella settimana corrente. “Ricordo che da piccola guardavo le partite sul “vecchio” Centrale, ed era comunque un’emozione. Oggi è ancora più bello ed è speciale per me essere arrivata a giocarmi un quarto di finale a Roma”. Era una prima volta anche l’ottavo, visto che nei precedenti tornei disputati al Foro Italico Jas non s’era mai spinta oltre il terzo turno. Ma la sensazione è che il meglio debba ancora venire.
Il feeling con Lopez: “Curiamo molto la parte tattica”
Shnaider va temuta perché versatile e soprattutto mancina, abile dunque a sparigliare le carte. Il precedente al primo turno degli Australian Open 2024, quando Paolini vinse in due set, lascia il tempo che trova. Anche perché nel frattempo la toscana è maturata tanto e soprattutto ha cambiato la guida tecnica, con Marc Lopez col quale invero continua il percorso di conoscenza.
Sai, con lui ci siamo potuti allenare ancora poco sul campo, ma abbiamo cercato di concentrarci sulla parte tattica, preparando ogni partita con molta attenzione in base anche all’avversaria di turno. Debbo dire che per ora il piano sta riuscendo alla perfezione e questa cosa mi rende felice.
Assieme a Marc c’è anche Sara Errani (con la quale ha conquistato i quarti di finale nel torneo di doppio, dove sono la coppia campione in carica) che fa parte in tutto e per tutto del mio team, e mi è di grande aiuto”. Con Lopez, insomma, è scattata subito la scintilla: e quando potranno anche allenarsi…