Dopo la discussa decisione da parte degli organizzatori di Wimbledon di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla prossima edizione dei Championships, anche a Roma per gli Internazionali d’Italia potrebbe essere preso un provvedimento simile.
- Esclusione tennisti russi, Malagò difende Wimbledon
- Russi fuori dagli Internazionali, il parere di Malagò
- Malagò contro i russi
Esclusione tennisti russi, Malagò difende Wimbledon
L’eventualità che ciò accada non è affatto bassa visto che, nelle ultime ore, alcune tra le massime autorità sportive si sono schierate a favore della scelta presa dagli inglesi.
È questo, ad esempio, il caso del Presidente del CONI Giovanni Malagò che, in maniera piuttosto chiara, ha spiegato e difeso la legittimità della decisione assunta a Church Road.
“Da presidente del Coni e membro CIO, mi occupo di politica sportiva e non di politica. In Italia, ribadisco, rappresento il CIO. E l’Executive Board ha raccomandato a tutte le federazioni di non invitare atleti russi e bielorussi ai tornei e alle manifestazioni sportive. Wimbledon, che è un circolo privato, si è attenuto a questa indicazione” ha affermato il dirigente romano al Corriere della Sera.
“Tutte le più importanti federazioni internazionali, sottolineo tutte hanno accolto e seguito le raccomandazioni del CIO. Solo il mondo del tennis si è stupito che Wimbledon abbia aderito al dettato del mondo olimpico internazionale”.
Russi fuori dagli Internazionali, il parere di Malagò
Chiara dunque la posizione di Malagò in merito all’esclusione di russi e bielorussi dagli Internazionali d’Italia.
“Come membro del CIO non posso che aderire all’invito del Comitato Olimpico internazionale” ha detto il numero del CONI ribadendo che comunque la decisione finale sarà presa dalle autorità governative nazionali.
“Spetta al Governo prendere una decisione. Starà studiando il caso, valuterà la situazione, poi farà una scelta, sono convinto la migliore per il Paese”.
Malagò contro i russi
Malagò ha quindi esplicitato nuovamente di essere a favore di un ostracismo del movimento sportivo russo, reo di avere commesso infrazioni gravissime nelle scorse settimane.
“La Russia ha commesso una gravissima violazione, mai successa in era moderna, la rottura della tregua olimpica durante i Giochi paralimpici. Ma ci rendiamo conto? È lì, in quel momento, durante l’evento, che tutti i comitati paralimpici internazionali si schierano al fianco dell’Ucraina, si riuniscono e chiedono che russi e bielorussi vengano esclusi dai Giochi. In caso contrario non avrebbero partecipato alla Paralimpiade” ha chiosato duro Malagò.
