Sara Errani e Jasmine Paolini non si ferrmano: è il doppio, troppo spesso bistrattato, a farla da padrone per i colori italiani al Foro Italico. Dovevano essere gli Internazionali di Jannik Sinner e invece alla fine Roma trova degli eroi a sorpresa, in una disciplina che ha perso tanto appeal soprattutto televisivo, e che invece trova nel Masters 1000 della capitale la possibilità di tornare al centro dell’attenzione con tanto seguito da parte dei tifosi.
- Errani-Paolini: il boato del Pietrangeli
- L’ispirazione Tathiana Garbin
- La nascita del doppio e il sogno olimpico
Errani-Paolini: il boato del Pietrangeli
Non era un match facile per Jasmine Paolini e Sara Errani, nella sfida dei quarti di finale le azzurre sfidano la lettone Ostapenko e l’ucraina Kichenok, vincono facilmente il primo dopo essere partite sotto 3-1, vincono 5 game di fila e si prendono l’inerzia della partita. Nel secondo sprecano troppo con le rivali che piazzano il break nel momento chiave e portano la gara al super-tiebreak. E nel set decisivo è un dominio per le azzurre che fanno impazzire di entusiasmo il pubblico e conquistano la semifinale che le vedrà opposte alla coppia statunitense formata da Dolehide e Drawczyk.
“E’ stata una partita pazzesca – sorride Sara Errani in conferenza stampa – il Pietrangeli è un campo bellissimo e il supporto del pubblico è stato eccezionale e ovviamente riuscire a vincere è stato ancora più bello”. “Giocare sul Pietrangeli strapieno – gli fa eco Jasmine – è stato incredibile. Non me lo aspettavo, è stata una bellissima sorpresa anche perché per il doppio non sempre c’è questo interesse”.
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L’ispirazione Tathiana Garbin
A seguire la gara del doppio azzurro insieme ai tantissimi tifosi anche una fan speciale, Tathiana Garbin. La capitana della squadra italiana di Billie Jean King, che ha rivelato la sua lotta con un tumore che ora sembra essere finalmente alle spalle, è un supporto fondamentale per tutte le tenniste azzurre: “Tathiana è un supporto che c’è sempre da parecchi anni, ha sempre creduto nella nostra squadra e in tutte le ragazze – dice Jasmine – E’ importante che stia bene, anzi è la cosa più importante ed è bello vederla sugli spalti fa tanto piacere”.
La nascita del doppio e il sogno olimpico
E’ stata Sara Errani ad avere l’idea di questo doppio: “A Parigi l’anno scorso le ho chiesto se era disponibile e provare a giocare il più possibile per provare a qualificarci alle Olimpiadi. Non so a che punto siamo ma penso che siamo messe bene per qualificarci. Speriamo di riuscire ad arrivare a Parigi e poi provare a sognare. Le Olimpiadi sono un mio grande sogno, ci proveremo fino in fondo”.
Jasmine non ha mai fatto mistero di essere cresciuta tanto grazie al doppio, una possibilità che ha abbracciato con entusiasmo: “Eravamo a cena a Parigi e io sono stata subito entusiasta, avevo giocato qualche doppio con Sara. Con lei mi diverto tanto perché mi dà ordine e mi indirizza. Il lavoro che faccio sul doppio me lo porto anche in singolo, arrivare in fondo a questi tornei è un aiuto e mi può servire moltissimo per la mia carriera”.