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Internazionali, Musetti fermato da un virus: “Fa molto male” e dopo Sinner e Berrettini c’è frustrazione al Foro

Lorenzo Musetti, miglior italiano nel ranking ATP dopo Jannik Sinner, chiude con un ritiro il suo torneo a Roma: “Ho avuto un virus intestinale, ci ho provato perché questo è un torneo speciale”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’ennesimo ritiro azzurro nel corso di un’edizione degli Internazionali di Roma che giorno dopo giorno perde, e non solo per problemi tecnici, alcuni dei suoi protagonisti più importanti. Grande amarezza in casa Italia dopo il ritiro di Lorenzo Musetti che dopo aver perso il primo set contro Atmane, ha deciso di volersi fermare a causa di un virus che lo ha colpito nella giornata di ieri e ha consegnato di fatto la vittoria al giocatore francese.

Musetti: le motivazioni del ritiro

Quello che arriva in conferenza stampa dopo il match sul Centrale è un Musetti evidentemente in grande difficoltà. Le difficili condizioni fisiche con cui ha affrontato Atmane si leggono nel volto e nello sguardo, poi è lo stesso carrarese a spiegare: “C’è molto dispiacere per oggi ma ho provato con tutte le mie forze che erano poche, ieri ho cancellato gli allenamenti e sono stato tutto il giorno in camera con febbre e un virus intestinale che non mi ha permesso di arrivare preparato al match. Stamattina ho provato a scaldarmi con fatica e a entrare in campo con quello che avevo. Ma anche il caldo e le condizioni non mi hanno aiutato. Non avevo energie, sapevo che era così e ho cercato di abbreviare tutti i punti. Fa molto male perché Roma è un torneo che vale tanto per me, mi sentivo molto bene nei giorni precedenti e venivo da una buona settimana in Sardegna. C’è rammarico per questo ritiro”.

Musetti: “Prima Torino poi il Roland Garros”

Lorenzo Musetti arriva da un lungo periodo negativo che sembrava esseri interrotto la scorsa settimana nel Challenger di Cagliari che lo ha visto arrivare in finale contro l’argentino Navone. Ora la direzione è quella di Parigi con una tappa intermedia rappresentata dal Piemonte Open, un Challenger in programma a Torino dal 14 al 19 maggio. “Sicuramente cercherò di prendere tutto il tempo possibile per recuperare al meglio – continua Musetti – il prossimo impegno dovrebbe essere Torino, sperando di recuperare in tempo ma sono fiducioso di potercela fare. E poi Parigi, non giocherà la settimana di Lione e Ginevra. Cercherò di arrivare in Francia un po’ prima”.

Poi il carrarese torna sul match contro Atmane e su un primo set che ha rischiato anche di vincere: “Non so se il fatto di vincere il primo set avrebbe potuto influenzarmi e non farmi sentire quella sensazione di stanchezza o quasi svenimento. Più di un game al servizio facevo fatica a rifiatare tra un punto e l’altro. Anche in caso di esito positivo del primo set sarebbe stato difficile andare avanti”.

Dopo Sinner e Berrettini: la frustrazione del Foro

Prima la defezione più importante, quella di Jannik Sinner, poi il colpo Matteo Berrettini con il romano che manca da tempo a Roma e infine la sconfitta di Musetti: è quasi inutile sottolineare che la sensazione al Foro Italico tra i tifosi sia di grande delusione. Il match di Musetti sul centrale rappresentava una delle grandi “attrazioni” del giorno e il ritiro del giocatore toscano è stato l’ennesima doccia fredda per i tifosi. Tornano a far capolino le polemiche per il caro biglietti in una manifestazione che prometteva di essere quella a tinte “tricolori” e che invece ha perso tutti i giocatori di punta italiani. Una dimostrazione evidente proprio alla fine del match di Musetti con il Centrale che è stato a dir poco freddo, nonostante la temperatura, nel suo saluto al carrarese.

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