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Internazionali, Zverev profetico sull’occhio di falco: “Non sempre funziona”. E tra Stearns e Brancaccio la tecnologia si blocca

La tecnologia che da quest’anno viene utilizzata anche nel corso dei tornei sulla terra rossa finisce nel mirino della critica. Zverev torna sul caso Madrid e sul Granstand scoppia il caso

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Se nel calcio il Var non ha per nulla risolto i problemi o eliminato le proteste, anche nel tennis le cose non vanno molto meglio. A lanciare l’allarme in conferenza stampa agli Internazionali di Roma è Sascha Zverev dopo un torneo a Madrid in cui ha avuto spesso da ridire sulle chiamate automatiche.

Il cellulare a Madrid e l’allarme di Zverev

Il torneo di Madrid è andato in archivio con una sconfitta dolorosa per Sascha Zverev che non è riuscito ad allungare il momento positivo dopo la vittoria a Monaco di Baviera. Nel corso della conferenza stampa a Roma, il tedesco torna sulla sconfitta con Cerundolo che considera come la sua “bestia nera” ma soprattutto lancia l’allarme sulla tecnologia delle chiamate automatiche: “In linea di massima mi piace il sistema delle chiamate elettroniche. A Montecarlo e a Monaco non c’è stato nessun errore. Ma a Madrid c’era qualcosa che non andava. Penso che sia il sistema con cui continuare”.

A Madrid, il tedesco ha anche deciso di prendere il telefono per fotografare un segno: “Ma non c’è stato solo l’episodio con Fokina, anche su un mio servizio c’è stato un errore. Il sistema funziona meglio dell’occhio umano ma in alcuni casi sarebbe comunque il caso che sia il giudice di sedia a scendere e a controllare il segno”.

Caos nel match tra Stearns e Brancaccio

Passano poco più di due ore dalla conferenza di Zverev e il malfunzionamento tecnologico arriva quasi come ad essere evocato. Il match è quello tra la statunitense Stearns e l’azzurra Nuria Brancaccio. La tennista napoletana è a un punto dal game che la porterebbe sul 2-4, l’azzurra lamenta una palla che è finita fuori. Brancaccio chiede l’intervento del replay e da lì concia una situazione surreale, la giudice di sedia comincia una comunicazione via radio. C’è qualcosa che non funziona e alla fine le viene detto che l’occhio di falco non funziona, decide quindi di scendere, controllare il segno e assegnare il punto alla tennista italiana. Un po’ alla vecchia maniera.

La statunitense Stearns però non ci sta e protesta vivacemente, lamenta che anche in un’occasione precedente c’era una palla che poteva essere out e non c’è stato controllo da parte del giudice di sedia. Il match rimane fermo per diversi minuti con la statunitense particolarmente agitata con il giudice di sedia che le spiega diverse volte la situazione prima che si riparta.

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