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Israele-Italia, tifosi di spalle all’inno scatenano il web: Mentana apre la polemica

Il gesto di un gruppo di tifosi azzurri prima di Israele-Italia indigna Mentana: il post su Perlasca, la condanna e la reazione degli utenti

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Monta la polemica sul web per il gesto di un gruppo di tifosi italiani, che, ieri, al momento dell’esecuzione dell’inno di Israele prima della sfida di Nations League con l’Italia, ha voltato le spalle al campo. Dura la reazione di Enrico Mentana, che stigmatizza quanto avvenuto alla Bozsik Arena di Budapest.

Israele-Italia, tifosi di spalle all’inno e il post di Mentana

Il direttore del Tg di La7 ha condannato la presa di posizione dei tifosi azzurri durante l’inno di Israele. “A Budapest un italiano, Giorgio Perlasca, salvò la vita di migliaia di ebrei ungheresi – ha scritto Mentana sui social -. 80 anni dopo, nella stessa città, un pugno di altri italiani ha voltato le spalle all’inno di Israele. Dubito che questi figuri abbiano idea di chi fosse Perlascs, né del fatto che nei campi di sterminio nazisti morirono 400mila ebrei d’Ungheria”. Il suo post ha dato il via alle polemiche, tanto è vero che tra i commenti ha poi evidenziato: “Molti, in buona fede, commentano ‘ma non è così, era una protesta contro i crimini di guerra di Israele, più che lecita’. Ma non l’avete vista, e parlate per partito preso (come sarebbe perfettamente legittimo se fosse una manifestazione contro gli orrori di Gaza). Lì invece c’erano anche saluti romani, striscioni dai font fascisti, e la canzone della destra romana ‘Avanti ragazzi di Buda’. Se volete continuare a sostenere la bontà del loro gesto, fate pure”.

Sui social è polemica: così gli utenti replicano a Mentana

Sono stati più o meno in cinquanta (su 200) a essersi voltati: un gesto forte legato a quanto sta venendo nel Paese medio-orientale, in conflitto con i miliziani di Hamas dal 7 ottobre 2023. E in tanti stroncano il post del noto giornalista. “Si può contestare l’attuale governo israeliano senza essere tacciati obbligatoriamente di antisemitismo?” domanda Ivan. “Non capire che nella protesta dei tifosi italiani ci sia una critica alla politica guerrafondaia di Israele è una cosa allucinante. Forse c’è più volontà di distogliere l’attenzione sulle reali motivazioni che incapacità di capirle” aggiunge Fred. “Bellissima storia e Perlasca persona eccezionale, ma che c’entra con la legittima critica e contestazione alle politiche (si fa per dire) di uno stato sovrano?” rincara Tiziano.

Israele in Italia a ottobre: che cosa succederà a Udine

Israele farà visita all’Italia il prossimo 14 ottobre per la gara di ritorno di Nations League in programma a Udine. Ed è già polemica, perché il Comune ha deciso di negare il patrocinio alla partita della Nazionale in segno di protesta nei confronti di Israele. Non solo: è stata annunciata anche una manifestazione pro Palestina proprio durante la partita.

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