“Se ci qualifichiamo agli Europei non so dirlo, non lo sa neanche Dio. C’ho parlato un quarto d’ora fa e mi ha detto che non lo sa”. Aldo Agroppi non perde mai il gusto della battuta. L’ex talento del Torino ed ex allenatore di tante squadre italiane, dal Padova al Perugia, dall’Ascoli alla Fiorentina, è curioso di vedere i progressi della Nazionale con Spalletti, che chiama “pretino” (“perchè parla sempre sottovoce”) ma è drastico nel giudicare il livello qualitativo dell’Italia.
Agroppi domani l’Italia torna in campo con Malta e poi ci sarà l’Inghilterra, cosa si aspetta da Spalletti dopo questi primi due mesi da ct?
“Guardate Spalletti è bravo, sa il fatto suo ma può non bastare. Grandi calciatori l’Italia non ne ha più. Ha alcuni buoni giocatori, questo sì. Ma fuoriclasse no. Dove sono i Rivera, i Mazzola, i Totti o i Baggio?”
Soprattutto in attacco manca un vero bomber
“E dove sono? C’è Immobile che mi ricorda un po’ Roberto Mancini: fortissimo col suo club ma quando andava in Nazionale non rendeva. Dietro Immobile poi c’è il vuoto,
è difficile fare il centravanti e fare gol ma senza centravanti è difficile vincere”
Può essere Raspadori il nuovo numero 9 dell’Italia?
“Ma è un bimbo! Bravino per carità ma non ha spessore internazionale, davanti certezze proprio non ne abbiamo”.
Anche in porta ultimamente la Nazionale sta avendo qualche problema con Donnarumma
“Siamo sempre lì: non ci sono più Albertosi o Zoff o Lido Vieri. Donnarumma aveva iniziato bene, un esordio coi fiocchi ma da quando è andato in Francia è peggiorato. L’Italia non ha più grandi portieri e la colpa è anche degli allenatori dei portieri. Non sempre sono stati giocatori, non hanno giocato in quel ruolo e fanno danni”.
Male in porta, male in attacco ci salviamo almeno a centrocampo?
“Manca un Agroppi. Scherzi a parte a centrocampo ce la caviamo con Tonali, Barella, Frattesi e gli altri. Anche sugli esterni con Berardi e Chiesa non siamo messi male”,
Su chi punterebbe in queste due partite?
“Su Bonaventura, sono felice che sia stato chiamato. E’ fortissimo, mi chiedevo sempre perchè Mancini non lo convocasse mai”.