In casa Italia è il momento di Francesco Acerbi, chiamato dal c.t. Luciano Spalletti per gli impegni contro Malta e Inghilterra dopo aver saltato il primo giro di convocazioni a settembre. Davanti ai giornalisti il difensore dell’Inter ha parlato del rapporto con il commissario tecnico e ha commentato la vicenda scommesse che riguarda lo juventino Fagioli.
- Italia, Acerbi e il retroscena su Spalletti
- Italia, Acerbi e gli infortuni in Nazionale
- Italia, Acerbi e il comportamento in Nazionale
- Italia, Acerbi e il caso Fagioli
Italia, Acerbi e il retroscena su Spalletti
Per le partite contro Malta e Inghilterra, valide per le qualificazioni agli Europei, il c.t. dell’Italia Luciano Spalletti ha inserito nell’organico della Nazionale anche Francesco Acerbi, 35enne difensore dell’Inter assente invece nel primo giro di convocazioni del nuovo commissario tecnico, lo scorso settembre. Ai giornalisti Acerbi ha rivelato un retroscena sul primo contatto con Spalletti.
“Mi chiamò, fu gentilissimo – ha dichiarato Acerbi -. Io mi infortunai il 5 agosto e arrivai alla fine del mese senza aver giocato: in quell’occasione, decidemmo che mi sarei messo in carreggiata per poi farmi trovare pronto. Avevo bisogno della pausa di settembre per fare chilometri, per tornare al passi con gli altri. Il mister cerca di costruire una mentalità vincente, una mentalità che ti permette di fare la partita. Dobbiamo essere coraggiosi, determinati, giocare a calcio e vincere che poi è la cosa più importante. Questo è fondamentale”.
Italia, Acerbi e gli infortuni in Nazionale
Quello degli infortuni è un tema caldo per l’Italia. Ma per Acerbi la voglia di giocare per la Nazionale è più forte della paura di farsi male: ragion per cui chi arriva in azzurro è sempre molto motivato. “Noi non vogliamo farci male, così come non vogliono i club – ha detto il difensore – . Venire in Nazionale deve essere qualcosa che tutti sognano, non deve essere qualcosa in più. Deve essere voglia di ambire a qualcosa che va oltre, tutti vorrebbero giocare per la nazionale italiana. Il minimo dolorino si può sopportare, poi se il giocatore stesso ha paura di farsi male meglio non convocarlo… Dipende anche dal calciatore, se uno ha paura di farsi male ha molte più probabilità di infortunarsi”.
Italia, Acerbi e il comportamento in Nazionale
Acerbi poi si è mostrato in piena sintonia con le parole di Spalletti circa il comportamento che i giocatori devono tenere quando sono in Nazionale. “Indossare la maglia dell’Italia deve essere sempre un onore, un privilegio – le parole del difensore dell’Inter- . Spalletti ha parlato di attaccamento alla maglia ed è giusto, rappresentiamo una intera nazione. Il comportamento deve essere esemplare qua come nei club, per rispetto per noi stessi e per tutti serve un comportamento esemplare e questo è ciò che vuole il mister. È giusto. L’aria che si respira è molto serena, l’ambiente è tranquillo. Il nuovo mister ha i suoi concetti e siamo qui per eseguirli”.
Italia, Acerbi e il caso Fagioli
E a proposito di comportamenti, ad Acerbi viene chiesto se il suo riferimento fosse anche ai recenti casi di giocatori impegnati in scommesse nel calcio, come lo juventino Fagioli. “Io intendo il sapere cosa vuoi, il fare le cose fatte bene per svolgere al meglio il tuo lavoro – si è spiegato Acerbi -. Non ci sei solo te che vuoi quella cosa lì e non sei da solo, non è il tennis che giochi da solo. Il comportamento esemplare intendo questo, intendo il rispetto per te stesso e per gli altri. E poi ognuno deve avere grandi obiettivi per dare il 100% e non centra nulla ciò che è successo. Non è nelle mie competenze giudicare, noi siamo molto sereni e concentrati sulle due partite. Ciò che accadrà verrà giudicato da persone più in alto”.
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