Viaggia col pilota automatico, l’Italia di Davide Mazzanti: contro la Bulgaria arriva la terza vittoria filata all’Euro Volley, la terza per 3-0, la terza tenendo in tutti e tre set le avversarie al di sotto dei 20 punti. Un’altra prova convincente in una serata nella quale il commissario tecnico si è divertito a miscelare tutti gli ingredienti, dando spazio praticamente a tutte le sue ragazze a eccezione di Paola Egonu, certamente la più attesa, frenata prima del match da un piccolo risentimento muscolare accusato durante la fase di riscaldamento.
Enogu in panchina per non correre rischi
In via precauzionale lo staff medico azzurro ha suggerito a Mazzanti di non prendere rischi, anche perché con tre giorni di stacco da un impegno all’altro (la prossima gara è in programma martedì a Torino contro la Bosnia) rischiare di peggiorare le cose sarebbe stato da pazzi. L’Italia però ha divertito e convinto anche senza la sua stella conclamata, seppur relegata (per il momento) a ruolo di primo cambio. E soprattutto le varie Nwakalor (sostituta naturale di Egonu), Omoruyi, Squarcini e Parrocchiale hanno fatto vedere di meritare credito e fiducia: Mazzanti le ha gettate nella mischia quando ancora la partita era vera, cioè nel cuore del secondo set, e puntualmente le risposte desiderate sono arrivate.
Solito Monologo azzurro
La Bulgaria era la rivale più pericolosa in ottica primo posto, ma la Pool B ha già trovato il proprio padrone. Escludendo l’imprevisto forfait di Egonu, la seconda serata in terra brianzola ha regalato l’ennesimo sold out e una prestazione solida e di carattere, sebbene a fine gara il commissario tecnico abbia ribadito il concetto che di lavoro da fare ce n’è ancora tanto, unitamente alla sensazione che margini di crescita ci siano, eccome, per fare un ulteriore salto di qualità.
Al solito Mazzanti s’è affidato in avvio a Orro in regia, Antropova opposto, Sylla e Pietrini in banda, Lubian e Danesi al centro e Parrocchiale come libero (Fersino out dopo aver passato una nottata in bianco). Al netto delle due vittorie piene raccolte nelle prime due gare, le bulgare poco hanno potuto per opporre una resistenza degna di tal nome: l’Italia ha maramaldeggiato a muro (5 già dopo appena 20 scambi totali di partita), ha fatto male alla ricezione avversaria quando ha forzato al servizio (specie nel terzo set) e in generale ha mostrato una varietà di colpi e soluzioni che in competizioni così serrate finiscono per rivelarsi il vero valore aggiunto.
Vero è che i test sin qui affrontati non sono sembrati così probanti, ma aver demolito la miglior squadra del girone dopo le azzurre e averlo fatto con buona parte delle seconde linee in campo è il segnale che il materiale a disposizione è comunque di altissima qualità.
Antropova sempre più leader
Tra le note liete di serata, oltre all’eccellente rendimento di chi sino a questo momento era rimasta a guardare, l’ennesima prova senza indugi di Ekaterina Antropova (13 punti), sempre più a suo agio nel ruolo di martello di una squadra che grazie alle sapienti mani di Alessia Orro riesce sempre a metterla in ritmo senza dover aspettare troppo.
Seppur l’esperimento della contemporanea presenza in campo con Egonu non sia stato ancora messo in pratica, la sensazione è che questa stia diventando sempre più la squadra di Kate, e che dunque Paoletta dovrà faticare e non poco ritagliarsi un po’ di quello spazio che la neo cittadina italiana s’è presa (sin qui) con merito.
Anche Sylla però è on fire: 15 punti, top scorer di serata e la sensazione che questa sia davvero la sua nazionale, al di là dell’investitura di Mazzanti arrivata prima dell’Europeo. L’Italia, insomma, ha imboccato la via maestra: delle rivali nella corsa all’oro, solo l’Olanda sin qui ha marciato a pieno ritmo, senza lasciare neppure un set alle avversarie, seppur abbia però affrontato appena due gare (la terza sabato alle 18 contro l’Estonia). Anche la Turchia è partita bene (3-0 alla Svezia) e nel week-end contro Azerbaigian e Repubblica Ceca proverà a fare altrettanto.