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Ventura: 'Svezia forte, ma non esiste mancare il Mondiale'

Oriali: 'Avversari non agevoli, servono azzurri in forma'. Ct svedese, 'Italia è forte? anche noi.... '

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Ventura: 'Svezia forte, ma non esiste mancare il Mondiale' Fonte: EPA

Sarà la Svezia l’avversaria dell’Italia agli spareggi per qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018: l’andata si giocherà il 10 novembre; il ritorno è stato invece fissato per lunedì 13 novembre a San Siro. “La Svezia e’ un avversario forte, che merita il massimo rispetto: la Svezia, nel cammino che l’ha portata ai play off, ha battuto la Francia a Stoccolma ed è arrivata davanti all’Olanda”. Il ct della nazionale italiana, Gian Piero Ventura, commenta così il sorteggio degli spareggi mondiali. “Ci prepareremo alla doppia sfida di novembre con fiducia e determinazione: nessuno ha mai preso, e prende, in considerazione l’ipotesi di non andare al Mondiale…”.”Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di ragazzi eccezionali – aggiunge il ct azzurro Ventura – sia chi vive la Nazionale da tempo, sia chi è stato chiamato a rappresentare l’Italia negli ultimi mesi. Ci accompagnerà l’amore degli italiani: la storia insegna che nei momenti senza appello è sempre stato così. In Russia si va tutti insieme…”. 

  • Irlanda del Nord-Svizzera
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  • Danimarca-Eire
  • Svezia-Italia

Ct Svezia, l’Italia è forte? anche noi….  – “Finalmente conosciamo la nostra rivale: l’Italia è forte, ma lo è anche la Svezia. Ora dipende da noi prepararci al meglio, e siamo consapevoli dell’impegno che ci attende”. Così, dai microfoni di RaiSport, il ct della Svezia Janne Andersson commenta l’esito del sorteggio dei playoff mondiali a Zurigo. Ma cosa sa il ct svedese dell’Italia? “Ora la studierò attentamente – risponde Andersson – ma finora non l’avevo seguita molto. Quali suoi giocatori stimo? Di solito non parlo dei singoli ma certamente ora mi concentrerò su di loro e li studierò, così come studierò Ventura del quale per ora non so molto”. Giocare l’andata in casa per la Svezia è un vantaggio? “Adesso che lo sappiamo – risponde -, la prima in casa per noi è meglio, è bene saperlo”. Infine una battuta su Ibrahimovic. “Io non ho lavorato con lui – spiega Andersson -, perché se n’era già andato dalla nazionale. Quindi ho costruito una nuova squadra, ci siamo ricompattati e c’è un nuovo progetto senza di lui. Siamo arrivati fin qui e ora continuiamo così”.

Pur non partendo con i favori del pronostico, la Svezia e’ sicura di avere concrete possibilità di approdare al Mondiale. “L’Italia e’ certamente un avversario prestigioso, ma la storia non conta – dice il ct svedese Jan Olof ‘Janne’ Andersson -. Sappiamo che se riusciamo a produrre il nostro miglior gioco, possiamo farcela contro qualsiasi avversario. Molto onestamente, per il momento so poco dell’Italia. Avevamo quattro avversari potenziali, studiarli tutti a fondo sarebbe stata una perdita di tempo”. Ma il ct si informerà anche grazie ad una ‘spia’ particolare: “Jonas Thern (l’ex di Roma e Napoli n.d.r.) e’ andato a vedere Albania-Italia e mi spiegherà tutto”. Andersson si concentra sulla sua formazione. “Con l’addio di Ibrahimovic e altri giocatori dopo l’Europeo 2016 – spiega -, è cominciato un nuovo ciclo per noi. Onestamente, dispongo di una buona squadra, con un ottima mentalità, molto unita. E’ un mix riuscito fra giocatori di esperienza e giovani promettenti. Facevamo parte del girone più difficile delle qualificazioni e siamo arrivati allo spareggio. Ora ce la giocheremo”. Come si batte l’Italia? “Con una buona disciplina tattica e grosse qualità atletiche”, risponde il tecnico svedese.

Oriali: ‘Svezia non agevole,serve Italia in forma’  – “Un sorteggio non agevole”: lo dice Lele Oriali, team manager della nazionale, commentando da Zurigo il sorteggio dello spareggio per i Mondiali che opporrà agli azzurri la Svezia. “Dovremo recuperare alcuni infortunati, e servira’ una condizione fisica al top – ha detto a RaiSport Oriali – Loro sono un avversario di tutto rispetto, noi abbiamo ottimismo e la storia non va in campo. Giocare la prima in trasferta, anche se troveremo un ambiente ‘caldo’, può essere un vantaggio, ma fa poca differenza: semplicemente, non e’ immaginabile un Mondiale senza Italia”. ”Non e’ certamente un buon sorteggio, anzi uno dei due peggiori che sarebbe potuto capitarci”. Questo il commento di Gabriele Oriali, team manager della nazionale azzurra, a Zurigo dopo il sorteggio degli spareggi per accedere al Mondiale 2018 che vedrà l’Italia affrontare la Svezia (andata fuori casa il 10 novembre, ritorno il 13). Il campione del mondo del 1982 ammira il gioco corale svedese.

“Questa squadra non ha piu’ un campione capace di fare la differenza da solo come Ibrahimovic, ma e’molto ben disposta in campo, con giovani interessanti. Si tratta chiaramente di un calcio in crescita. D’altronde non ha battuto la Francia e estromesso l’Olanda per caso nel girone di qualificazione” Secondo l’ex centrocampista, l’Italia sarà confrontata ad una sfida atletica. “La Svezia e’ fisicamente molto forte. Certamente noi dovremo crescere molto da questo punto di vista. Si tratterà di una doppia sfida molto equilibrata che si deciderà solo all’ultimo”. Gabriele Oriali e’ comunque ottimista: “Spero che potremo recuperare alcuni giocatori importanti come Belotti, Marchisio, De Rossi o Verratti. Comunque, sin dal sorteggio dei gironi, con la presenza della Spagna, sapevamo che probabilmente ci sarebbe toccato disputare lo spareggio. Ora ci siamo. Non voglio neanche immaginare una nostra eliminazione. Un Mondiale senza l’Italia non e’ un Mondiale”. A livello personale infine, l’ex-interista ha un buon ricordo degli scandinavi. “L’unico gol che ho segnato in nazionale e’ stato in un’amichevole con la Svezia, disputata a Firenze. L’anno? Non me lo ricordo, la tv era in bianco e nero” Era il 26 settembre del 1979 e l’Italia vinse 1-0. 

Italia-Svezia si giocherà a San Siro – L’annuncio dell’attribuzione di Italia-Svezia gara al capoluogo lombardo è arrivato oggi dalla presidenza della Figc, in occasione della riunione del Consiglio federale. La partita si giocherà a San Siro il 13 novembre alle 20,45. Proprio a Milano, come ricorda una nota del Comune, il 15 maggio 1910, nell’Arena Civica, la Nazionale giocò la prima sfida della propria storia (successo per 6-2 sulla Francia). Gli azzurri sono scesi in campo a Milano per 56 volte, l’ultima delle quali il 15 novembre 2016 con la Germania (0-0). Solo Roma ha ospitato più match (58) di Milano nella storia della Nazionale, anche se il capoluogo lombardo detiene il record di città dove gli azzurri hanno vinto di più (37, davanti a Roma con 34 e Torino con 24), segnato di più (139 reti, seguono Roma con 105 e Torino con 78). Nei 56 incontri ufficiali finora disputati a Milano, l’Italia ha affrontato 23 avversarie, con uno score di 37 vittorie, 17 pareggi e 2 sconfitte. E’ invece di 3 successi e un pareggio (8-2 la differenza reti) il bilancio dei match disputati a Milano contro la Svezia: si va dal 2-2 della prima amichevole disputata a ‘Campo Milan’ nel 1924 alle vittorie conquistate nel 1971 (3-0), 1973 (2-0) e 1984 (1-0)

ANSA

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