È proprio vero: tutte le strade portano a Roma. Dov’è nato, risiede e lavora Ranieri. Altro che addio alla panchina: sir Claudio da Testaccio è ad un passo dal diventare il nuovo ct dell’Italia dopo l’esonero di Spalletti, che staserà guiderà per l’ultima volta la Nazionale nella delicata sfida contro la Moldova.
- Ranieri come Mattarella: all'Italia non si può dire no
- Ranieri nuovo ct: la telefonata, cosa manca per il sì
- Doppio incarico: i Friedkin metteranno i bastoni tra le ruote?
Ranieri come Mattarella: all’Italia non si può dire no
Anche Sergio Mattarella, al termine del suo primo mandato da presidente della Repubblica, avrebbe voluto godersi un po’ di meritato riposo, ma poi – per il bene del Paese – ha accettato di tornare al Quirinale per altri sette anni. Ranieri, che ha iniziato una nuova vita da dirigente alla Roma, avrebbe voluto chiudere la sua quarantennale carriera da allenatore giramondo, ma come rifiutare la chiamata dell’Italia?
No, alla Nazionale che ha toccato il fondo proprio non si può negare un aiuto. La vita è così: sa sempre come sorprenderti. Il tecnico della favola Leicester ha annunciato il ritiro a più riprese nel corso degli ultimi anni. Ma poi è arrivata la telefonata del Cagliari, dove tutto aveva avuto inizio: promozione in A e salvezza miracolosa. E poi quella della sua Roma, sprofondata in zona retrocessione con De Rossi prima e soprattutto Juric dopo. L’aggiustatore è tornato a casa, ha scalato la classifica e per un soffio non ha conquistato un posto in Champions. Ora l’Italia, l’ultimissima sfida.
Ranieri nuovo ct: la telefonata, cosa manca per il sì
L’esonero di Spalletti si è concretizzato il giorno dopo la batosta con la Norvegia, anche se è stato annunciato dal ct nella drammatica conferenza stampa di una domenica ad altissima tensione caratterizzata anche dalla spettacolare finale del Roland Garros tra Alcaraz e Sinner.
Ranieri è la prima scelta di Gravina, perché ha tutto per riuscire a portare l’Italia ai Mondiali nelle successive sei sfide delle qualificazioni, che si chiuderanno in casa proprio con gli scandinavi. Il primo contatto si è già registrato con una telefonata durata circa un’ora, tuttavia la Figc non ha alcuna intenzione di fare sgarbi alla famiglia Friedkin, di cui sir Claudio è senior advisor. Ecco, per il sì definitivo alla Nazionale c’è bisogno del sì della proprietà americana della Roma.
Doppio incarico: i Friedkin metteranno i bastoni tra le ruote?
No, i Friedkin non si opporranno all’ipotesi doppio incarico, che potrà allenare l’Italia pur restando consulente della famiglia che guida il club giallorosso. D’altronde, nel suo nuovo ruolo l’ex condottiero del Leicester ha già piazzato la zampata più importante: portare Gasperini nella Capitale.
Tocca ora a Claudio sciogliere le riserve. Sono ore di riflessione, ma tutto lascia pensare che il matrimonio sia imminente. Il piano B della Federazione porta a Stefano Pioli, sullo sfondo appare di nuovo la sagoma di Roberto Mancini per quello che sarebbe un ritorno clamoroso.