L’Italia perde l’ultima partita nel girone di qualificazione per i prossimi Europei. Poco male però perché gli azzurri di coach Pozzecco che erano già sicuri del primo posto e del pass per la competizione. A Reggio Calabria è dunque ancora tempo di esperimenti per il ct azzurro che lancia tanti giovani in attesa dei big per la prossima estate.
- Attacco in sofferenza, ci pensa Akele
- Ultimo quarto da dimenticare
- Poz vuole Fontecchio e Melli…e Gallinari?
- Spagnolo e Procida e le nuove leve: su chi puntare
Attacco in sofferenza, ci pensa Akele
Tante difficoltà nel primo quarto per la squadra di Pozzecco che fa una fatica terribile a trovare ritmo in attacco. L’Ungheria difende tanto con le mani addosso va subito avanti 3-7 e mette tanta sabbia negli ingranaggi azzurri. Il Poz prova a mescolare un po’ le carte pescando dalla panchina con Akele che porta brillantezza in attacco ma alla fine dei primi 10’ i magiari sono ancora avanti (10-13).
La “siccità” offensiva finisce già nella prima parte del secondo quarto, l’Italia comincia a girare meglio la palla con un ritmo e un’intensità che arrivano dalla metà campo difensiva (25-21). Ma quando i problemi sembrano alle spalle, l’Italia torna a soffrire in attacco con l’Ungheria che ritorna avanti (25-30). E a metà partita il punteggio vede gli azzurri ancora sotto sul 27-32.
Ultimo quarto da dimenticare
Di spettacolo non ce n’è molto neanche alla ripresa del gioco, l’Italia si affida alla difesa per provare a rientrare (32-33). Nei primi 5’ l’Ungheria trova solo un punto dalla lunetta e gli azzurri ribaltano il match con Akele che mette il canestro del 39-33. Il giocatore della Virtus guida gli azzurri al massimo vantaggio (46-36) ma ancora una volta l’Ungheria rientra prima del 50-42 che chiude il terzo quarto.
Azzurri in controllo…ma anche no. L’inizio dell’ultimo periodo è da incubo con l’Ungheria che ribalta la situazione andando avanti 53-56. L’Italia si ferma del tutto in attacco ma è in difesa che cominciano i guai. Spagnolo e compagni ci provano fino alla fine ma i magiari alla ricerca di una qualificazione (che però non arriva) non commettono errori.
Poz vuole Fontecchio e Melli…e Gallinari?
Prima della sfida con l’Ungheria, Pozzecco ha chiarito i suoi sentimenti su Melli (“E’ troppo presto per fare il capitano non giocatore) e continua a seguire l’avventura NBA di Fontecchio. Soprattutto l’abruzzese è un giocatore imprescindibile in ottica Europei per una squadra che ha disperato bisogno di talento. Discorso diverso invece per Gallinari, il numero 8 azzurro si è di fatto autoconvocato per la competizione continentale ma molto dipenderà da come proseguirà la sua avventura a Porto Rico e soprattutto se riuscirà a dare garanzie dal punto di vista fisico.
Spagnolo e Procida e le nuove leve: su chi puntare
Le qualificazioni dominate dall’Italia sono state il modo per provare a testare le nuove generazioni. Nel ruolo di play, Pozzecco ha l’abbondanza della scelta con Spissu, Mannion e Spagnolo che chiedono spazio. Il giocatore dell’Alba Berlino potrebbe rappresentare il futuro della nazionale azzurra, difficile farne a meno anche se Spissu è un fedelissimo del ct. Discorso simile anche per Procida che porta in dote punti e atletismo. Ma il commissario tecnico sta andando alla ricerca anche di risposte per il futuro e non solo per gli Europei con Sarr e Niang che scalpitano. Difficile vederli all’opera a Eurobasket 2025 ma bisogna mettere in moto la macchina del ricambio generazionale.