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Italia-Israele è un caso: il Comune di Udine nega il patrocinio e attacca la Figc

Sindaco e assessora allo Sport hanno spiegato la decisione, accusando la Federcalcio di non aver coinvolto l’amministrazione locale nell’organizzazione dell’evento 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Caso politico attorno a Italia-Israele, match valido per la prossima Nations League in programma a Udine il 14 ottobre: il Comune della città friulana ha confermato di aver negato il patrocinio per l’incontro, dato che Israele è un paese impegnato in un’operazione militare nei territori occupati della Palestina, e ha anche attaccato la Figc per non essere stato coinvolto nell’organizzazione dell’evento.

Nations League, Udine nega il patrocinio ad Italia-Israele

Italia-Israele, gara valida per la prossima Nations League e in programma a Udine il 14 ottobre, non avrà il patrocinio del Comune della città friulana. L’amministrazione locale lo ha confermato oggi, attraverso le parole dell’assessora allo Sport e agli Impianti Sportivi Chiara Dazzan, che ha respinto le accuse di antisemitismo piovute sui politici udinesi dopo la decisione e spiegato la presa di posizione del Comune.

Italia-Israele: per il Comune patrocinio è scelta divisiva

“Non concedere il patrocinio alla partita Italia-Israele non significa contrapporsi al popolo israeliano o alla sua Nazionale di calcio che rappresenta anche quella parte di società civile contraria alle azioni cruente del proprio governo, come concederlo non significherebbe avversare il popolo palestinese”, ha dichiarato la Dazzan. Qualche giorno fa il sindaco Alberto Felice de Toni aveva infatti spiegato che la concessione del patrocinio sarebbe stata troppo divisiva per l’azione di repressione che il Governo di Israele sta compiendo a Gaza e nei territori occupati della Palestina dopo l’attacco terroristico di Hamas dello scorso 7 ottobre.

Israele è stata portata in giudizio presso la Corte di Giustizia Internazionale per genocidio e discriminazione dei palestinesi, mentre la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti del presidente israeliano Benjamin Netanyahu e del capo dell’esercito Yoav Gallant, oltre che dei leader di Hamas, tutti imputati per crimini di guerra e contro l’umanità.

Italia-Israele, il Comune di Udine attacca la Figc

“Un’amministrazione comunale, al netto delle lecite e naturali opinioni individuali dei propri membri – ha aggiunto la Dazzan – non fa geopolitica globale e tanto meno si esprime sul diritto delle federazioni sportive di partecipare alle competizioni internazionali. La mancanza del patrocinio, infatti, non preclude la realizzazione dell’evento”.

L’assessora ha poi attaccato la Figc per non aver coinvolto il Comune di Udine nell’organizzazione dell’evento. “Singolare che abbiano deciso di non comprenderci nel processo di valutazione e organizzazione dell’iniziativa, salvo poi, il 23 giugno, recapitarci d’emblée la richiesta di patrocinio – ha aggiunto la Dazzan – Si è persa l’occasione di poter collaborare tra istituzioni affinché questo delicato match possa diventare megafono esplicito di un messaggio di armonia tra popoli”.

Italia-Israele è un caso: il Comune di Udine nega il patrocinio e attacca la Figc

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